Gli 8 uomini, 7 soldati e un civile, fuggiti dalla Turchia durante il tentato golpe sono comparsi davanti alla giustizia greca. È stata formalizzata loro l’accusa di immigrazione illegale. Ma il gruppo ha chiesto asilo politico per evitare l’estradizione già avanzata da Ankara.
“Temono per la loro vita – spiega Michalis Arampatzoglou, l’avvocata greca che si occupa del caso – Vogliono ottenere asilo in un paese europeo, in particolare in Grecia. Hanno paura di tornare in Turchia, si sentono più sicuri qui.
Hanno parlato recentemente con le loro famiglie. Hanno saputo che stanno bene e non corrono rischi.
Sostengono di non essere stati al corrente del tentativo di colpo di Stato. Era stato loro ordinato di soccorrere i feriti con gli elicotteri. Poi sono stati investiti dal fuoco della polizia. A quel punto sono stati avvertiti del golpe, si sono spaventati e sono fuggiti”.
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