BARI - Ufficializzato oggi l’acquisto del difensore ellenico Vaghelis Moras, esperto centrale trentaquattrenne proveniente dall’appena retrocesso Hellas Verona. Il Baribatte così il primo colpo di mercato, e lo fa andando a confermare una particolare tradizione che lega il club pugliese alle scuola calcistica ellenica.
E’ dunque arrivato il primo colpo di mercato del duo Sogliano- Stellone: nuovo direttore sportivo della Società di strada Torrebella, Sogliano, mentre Stellone si siede sulla panchina del San Nicola dopo una buona stagione a Frosinone conclusasi con una retrocessione arrivata solo nelle ultime giornate.
Moras si va ad inserire in un reparto difensivo che dalla partenza di Ceppitelli, ormai risalente a due anni fa, non ha più trovato un leader. L’ex marcatore dell’Hellas andrà ora ad arricchire un parco difensori che vede già i tesserati Tonucci, Di Cesare e l’appena rientrato Ligi. Sono passati solo pochi giorni dalla fine del contratto della punta ellenica Antonis Petropoulos, partito a parametro zero, e subito torna a due il numero di greci in rosa: insieme al neo arrivato Moras tra i galletti c’è anche Savvas Gentsoglu, autore di una buona prima parte di stagione lo scorso anno.
Veterano del nostro calcio, in Italia dal 2007 con una breve parentesi nella stagione 2011/2012 nelle fila dello Swansea in Inghilterra, il centrale greco arriva a Bari dopo quattro esaltanti stagioni a Verona sponda Hellas. L’esordio nel Larissa, squadra della sua città e nota alle cronache elleniche per essere stata l’unica squadra né di Atene e né di Salonicco a vincere il titolo nazionale, poi l’esperienza in cadetteria nel Proodeftiki prima della definitiva consacrazione che lo portò nell’AEK Atene.
Con la maglia giallo nera Moras matura definitivamente come calciatore, gioca 72 partite tra il 2003 e il 2007 conoscendo per la prima volta la Champions League e il calcio italiano, sconfitto il Milan in quell’occasione all’Olimpico con il risultato di 1-0. Poi l’Italia, da protagonista. Prima Bologna, 98 presenze e quattro reti, poi la mezza stagione a Cesena per consacrarsi definitivamente a Verona, in quattro stagioni 131 presenze e quattro reti oltre ad una leadership difensiva che ha fatto di lui l’idolo della tifoserie gialloblu.
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