Spiros ritorna in Grecia per riconquistare l'affetto dei figli. Alessandro accoglie il padre prodigo con entusiasmo, mentre Vula è più scettica. La moglie di Spiros, Caterina, gli perdona l'abbandono e lo riaccoglie in casa. Per cementare la ritrovata unione, l'uomo decide di portare la famiglia a Citera, il suo paese d'origine, un luogo ormai abbandonato e colpito dalla misera, che gli fa comprendere i motivi della sua fuga.
Note
Anghelopuolos racconta le traversie di un padre che torna in patria dopo 30 anni di esilio autoinflitto ed esprime la propria profonda delusione nei confronti della Grecia democratica e, più in generale, nei confronti di una società la cui spiritualità viene negata.
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