Παρασκευή 3 Νοεμβρίου 2017

TUTTO IN - Karditsa e Meteore

Domenica 05 Novembre 2017 ore 22:45
Grecia: Una pista ciclabile infinita a Karditsa

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Continua il viaggio di “Tutto In” alla ricerca degli italiani di Grecia. La nostra meta originaria era Kalambaka, la città delle meteore dove tra i monasteri arrampicati sulle montagne più irte che non si può, vivono alcuni italiani. Lungo la strada però scopriamo che lì vicino a Karditsa vivono degli italiani che integrati ormai nella popolazione locale, sono protagonisti della vita greca della Tessaglia. Si, ci troviamo nella Tessaglia, la regione storica a due passi dalla Macedonia Greca. Una regione famosa soprattutto per la coltivazione del cotone che sino a pochi anni fa era una delle risorse economiche più importanti della zona nord ellenica.

A Karditsa ci aspetta Maria Elena Muscolo, una insegnante di inglese ed italiano che vive qui da più di vent’anni e che ci farà da guida. La sorpresa più grande per noi è scoprire come a questa latitudine, d’inverno c’è la neve, il mezzo di comunicazione più usato è la bici e così il sindaco di Karditsa ci mette a disposizione delle biciclette e ci porta a scoprire la città. Lo facciamo percorrendo la pista ciclabile che qui a Karditsa sono orgogliosi di dire che è la più lunga della Grecia.

Ed è proprio vero considerato che non finiva mai. Siamo stato a Karditsa sino al pomeriggio quando l’abbiamo lasciata per raggiungere Kalambaka e le meteore.

Un sogno accarezzato da sempre e che si avverava davanti ai nostri occhi. In mezzo alle nuvole eccole spuntare le meteore in tutta la loro magnificenza. La pima domanda che ci facciamo è come abbiano potuto costruire nel XIV secolo, senza alcuna attrezzatura meccanica, questi monasteri.

Fino al secolo scorso erano raggiungibili solo con scale a pioli o con sistemi a carrucola, ora ci sono scale in muratura o scavate nella roccia la cui salita è impegnativa, ma non molto faticosa, richiedendo di solito circa dieci minuti. La visita consente ai turisti di vedere alcuni luoghi dei monasteri come la chiesa e, nei più grandi, il museo. Il panorama è sempre molto suggestivo. L'ingresso ai monasteri è a pagamento solo per i cittadini non greci (3,00 € nel 2017). Per le donne sono a disposizione dei teli da indossare a mo' di gonna per coprire le gambe scoperte o i pantaloni.

Grecia: Meteore sulle nuvole dell’Olimpo

Le aspettative di uno spettacolo impareggiabile sono state superate dalle realtà che si è specchiata davanti a noi. Un panorama di formazione rocciose altissime e lassù in cima appollaiati come delle aquile, i monasteri. Siamo alle meteore, una delle più belle località patrimonio dell’umanità grazie all’Unesco. Sono dodici, ma solo sei sono abitate ancora da monaci, di cui due sono conventi di clausura. A farci da guida qui a Kalambaka, la città della Tessaglia che ospita le meteore, è il vice sindaco Randos Costantinos, un professore di educazione fisica che si è laureato all’Isef di Roma. Le abbiamo girate in lungo e largo, e la domanda che ci siamo fatti è sempre la stessa. Come hanno fatto a costruire i monasteri lassù dove a mala pena arrivano le aquile? Un bell’interrogativo che solo le ricerche storiche ci hanno svelato. A forza di braccia, carrucole ed asini a cominciare dal quattordicesimo secolo i monaci e la popolazione locale hanno realizzato queste magnificenze. Quando siamo arrivarti lì c’era ed ancora non si è spenta una polemica che domina i mezzi d’informazione. Realizzare degli ascensori per raggiungere i conventi. Da un lato i tradizionalisti, gli amanti della storia che temono un imbarbarimento delle meteore e dall’altro i Moderni che vorrebbero rendere accessibili a tutti questa meraviglia dell’Unesco. Come finirà non lo sappiamo ma noi, una volta lì, abbiamo dato il nostro parere: lasciarle così’ come sono.

A Kalambaka, la città ai piedi delle meteore abbiamo incontrato tanti italiani che sono venuti a trovarci dai paesi vicini ed anche loro come i greci ci hanno confermato le difficoltà che vivono quotidianamente per una crisi economica che ogni giorno che passa diventa sempre più pesante.

Kalambaka è bella ed anche d’inverno quando la neve copre le meteore lo spettacolo è sempre affascinante, anzi forse lo è di più.


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