Si
infiammano le piazze di Atene, con da un lato l'aggressione da parte di
militanti di Alba dorata al legale dei migranti e dall'altro la protesta degli
studenti che chiedono al governo Tsipras di comprare meno caccia militari e più
libri.
Dateci il denaro degli F16 per i libri gridano i ragazzi, incappucciati con maschere di Trump e politici greci che fanno la fila per accendergli un cubano. L'ironia non manca ai greci, neanche in questi anni difficili.
Tsipras sta
smentendo un'altra promessa: quella di diminuire i soldi investiti sulle armi.
E sta per concludere un acquisto di armamenti per circa 1,5 miliardi di
dollari.
Nelle stesse
ore un altro nome eccellente greco finisce nei Paradise Papers: è Maleva
Mitsotakis, moglie dell'attuale leader dei Conservatori di Nea Dimokratia,
legata ad una vecchia conoscenza della Lista Lagarde: il faccendiere Stavros
Papastravros che sbrigava le faccende ai Caraibi per conto dell'ex premier
Samaras. Era in società con la donna oltre ad essere stato presente nella Lista
che provocò l'arresto del giornalista Kostas Vaxevanis.
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