Non dà tregua il focolaio di morbillo diffuso tra le
comunità rom in Grecia. Nell'87% dei casi i bimbi colpiti non erano stati
vaccinati. Sino allo scorso 29 ottobre il numero complessivo dei casi, secondo
un rapporto epidemiologico condotto dal Centro di controllo per le malattie
infettive (KEELPNO), ammontava a 368, con anche un decesso. Si tratta di un
bimbo rom aggravatosi per una conseguente setticemia.
Gli esperti del KEELPNO attirano l'attenzione degli
operatori sanitari e della popolazione in generale per il diffondersi di questi
casi di morbillo, sottolineando che non si può escludere l'espansione in altre
aree geografiche del paese. Come dimostrato dalla relazione epidemiologica, la
maggior parte dei casi di morbillo concerne greci e Rom.
Infatti il 72% dei casi totali sono di greci-rom mentre
il 19% di soli greci. Gli altri concernenti lavoratori stranieri stagionali.
Ben 298 casi sono bambini di età compresa fra 0 e14 anni, con il maggior numero
di casi (128) che appartengono alla fascia di età 1-4 anni. Dei 368 casi di
morbillo segnalati, ben 320 casi (l'87%) non erano vaccinati, mentre il 7%
aveva fatto una vaccinazione contro il morbillo incompleta.
Dei 368 casi, 43 casi (12%) hanno subito complicazioni
come encefalite, polmonite, cheratite, bronchite, otite e disturbi epatici.
Scritto da Giorgio Fthia
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