Sarakiniko, Gavdos
Sulla
selvaggia isola di Gavdos tra spiagge incontaminate, piccoli villaggi bianchi
ed escursioni alla scoperta di fari e altri luoghi magici.
A 70 chilometri a sud della costa meridionale di Creta si trova l’isola di Gavdos uno dei luoghi più belli e remoti della Grecia, un tempo terra isolata e spesso destinazione d’esilio per personaggi politici e dissidenti, specialmente sotto la dittatura di Joannis Metexas. Già Omero la cita nell’Odissea con il nome di Ogigia, mentre i veneziani decisero di chiamarla Gozzo e, poiché si tratta del punto più meridionale dell’intera Europa, è la meta preferita da chi non ama le convenzionali località turistiche e preferisce il contatto con la natura (non a caso, campeggiatori liberi e nudisti sono fra i visitatori abituali).
Le scogliere
bianche della costa sud, la terra ocra e la sabbia che riflette la luce del
sole vi inviteranno a scoprire ogni angolo di Gavdos iniziando dal porticciolo
a nord dove potrete imboccare la strada che vi porterà ad una destinazione
imperdibile, la spiaggia Lakoudi alla quale è possibile accedere solo a piedi e
che, al termine di una bella passeggiata, vi porterà al cospetto di un mare dal
colore blu al quale è impossibile resistere. Considerando che Gavdos è un’isola
di piccole dimensioni, ben presto, proseguendo il vostro cammino, vi troverete
sulla sua punta più a sud nella baia di Tripiti, un luogo davvero fuori dal
comune. Non dimenticate di scattarvi un bel selfie seduti sulla seggiola
gigante che sovrasta la spiaggia e che vi regalerà un panorama incredibile
sullo sfondo. Altrettanto incantevoli sono la spiaggia di Potamos con la sua
spiaggia rossastra e quella di Pyrgos sull’estremità opposta di Gavdos nella
parte nord ovest. Queste spiagge sono sicuramente le più selvagge e poche
offrono servizi o attrezzature, quindi nell’accedervi ricordate di portare con
voi il necessario per dissetarvi e per uno spuntino.
Se, invece,
preferite un luogo più confortevole potete scegliere le spiagge più frquentate
di Gavdos tra le quali la più famosa è Agios Ioannis, situata accanto ad un
paesino con pochi abitanti e tra le più amate dai naturisti per il mare
cristallino e la sabbia intervallata qua e là da ginepri che la rendono un
paradiso. La spiaggia di Sarakinikos, invece, dista circa 2 chilometri dal
porto, e le piccole taverne che vi si affacciano vi daranno anche la
possibilità di assaggiare qualche specialità locale. Se siete appassionati di
storia, sulla collina di Kavos, potrete ammirare le numerose conchiglie di
ceramica del periodo preistorico e alcuni utensili in pietra, mentre sempre a
Sarakinikos è visibile l’edificio in cui visse Velouchiotis Aris, fondatore
dell’Esercito di liberazione nazionale del popolo che venne esiliato in questo
luogo.
Lasciando le
spiagge per fare un giro dell’isola di Gavdos vi accorgerete presto che
l’architettura dei villaggi consiste in casette cubiche di un solo piano con
una sorta di ricovero per attrezzi e arricchite dall’immancabile orticello
adiacente alla costruzione. Visitando Kastri, il centro più importante di
Gavdos, vi sembrerà che il tempo si sia fermato e il piccolo villaggio vi
regalerà scorci paesaggistici unici, mentre, nei dintorni, boschi di pini e di
cedri del Libano sono rifugio di molte specie di uccelli.
Se
riuscirete a rinunciare a una giornata in spiaggia a favore di una piacevole
escursione, l’isola di Gavdos offre una serie di sentieri ben curati che
permettono di raggiungere le 17 chiesette rurali sparse qui e là oppure il faro
del 1880 sulla costa sud occidentale. Una visita a quest’ultimo si rivelerà
molto interessante per capire come funzionasse poiché oggi, infatti, la
struttura ha perso la sua funzione originaria ed il faro è adibito a
caffetteria anche se una parte dell’edificio (la più interessante) ospita un
piccolo museo che ne racconta la storia attraverso l’esposizione di antiche
apparecchiature e fotografie. Vi consigliamo di trattenervi qui fino al
tramonto perché lo spettacolo è davvero magico!
Essendo
un’isola un po’ selvaggia, Gavdos è piuttosto difficile da raggiugere perché i
trasporti sono pochi quindi è necessario pianificare il viaggio con una certa
attenzione. Per arrivare a Gavdos potrete imbarcarvi sui traghetti che partono
da Paleophòra o da Hòra Sfakion e che giungono al porto di Karave, mentre una
volta arrivati sull’isola, potrete servirvi di autobus che all’arrivo di ogni
traghetto provvedono generalmente ad accompagnare i turisti alle spiagge e alle
località più famose.
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