Porteremo la
Grecia fuori dalla crisi: lo ha ribadito il primo ministro greco in
un'intervista rilasciata al quotidiano greco ''Documento''. ''Non esiste altra
scelta. Questo governo riuscira' (a portare il paese fuori dalla crisi
economica) o i programmi di aiuto falliranno in maniera definitiva'', ha
affermato Tsipras, il quale ha aggiunto che ''il compromesso sul quale abbiamo
trovato un accordo e' giusto in linea di principio e socialmente accettabile''.
''Ce la faremo anche se alcuni creditori internazionali e interessi nascosti si
augurano il contrario'', ha dichiarato il premier greco, rassicurando i
cittadini greci che non ci saranno nuove misure di austerita' ma un pacchetto
di misure senza impatto fiscale. ''Non ci sara' un euro aggiuntivo di
austerita''', ha detto. Il premier ha anche accusato il leader del maggiore
partito di opposizione Kyriakos Mitsotakis (Nuova democrazia, Nd) di
scommettere ancora una volta sul fallimento dei negoziati con i creditori
incurante del fatto che cio' significherebbe il fallimento della Grecia. Il
nuovo accordo tra Grecia e creditori internazionali sulle riforme per
proseguire nel piano di salvataggio di Atene dovrebbe riguardare il 2 per cento
del Pil ellenico. Fonti governative vicine ai negoziati in corso ad Atene,
individuano attorno al 2 per cento del Pil il valore delle nuove misure
richieste all'esecutivo greco per continuare il percorso nel programma di
salvataggio internazionale; le riforme dovrebbero riguardare nuovi tagli alle
pensioni e una riduzione della soglia di reddito esente dalla tassazione. In
concreto, si tratta dell'esatto contrario di quanto Tsipras ha dichiarato oggi.
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