"Sarà fantastico!", ha ammesso Kostas Mitroglou a UEFA.com in vista della trasferta in Germania, terra in cui è cresciuto. Ecco come l'attaccante del Benfica si avvicina al ritorno degli ottavi di finale contro il Dortmund.
Nato in Grecia ma cresciuto in Germania, Kostas Mitroglou sta attraversando un grande periodo di forma in Portogallo col Benfica; in attesa di giocare "in patria" la sfida decisiva contro il Dortmund, ha raccontato a UEFA.com alcuni retroscena della sua carriera.
Quando eri un
bimbo ti sei trasferito dalla Grecia in Germania, poi da ragazzo sei tornato
nella tua terra natia per giocare con l'Olympiacos. Che sensazioni hai provato?
Kostas Mitroglou:
è stata dura lasciare la Germania, ma è stato davvero importante per la mia
carriera. In quel momento stavo lasciando famiglia, amici e il posto in cui ero
cresciuto, per andare in un luogo che non potevo definire del tutto straniero,
ma del quale non conoscevo la lingua. Penso sia stata la decisione giusta. Quei
sette anni all'Olympiacos mi hanno aiutato molto. È stato il mio primo club
professionistico. Mi sono ambientato subito e in poco tempo ho trovato la via
del gol, che è la linfa vitale per un attaccante. Lì è cominciato tutto.
Hai esordito in
UEFA Champions League entrando dalla panchina in una sfida contro la Lazio nel
2007, poi hai segnato la prima rete nella competizione contro lo Standard Liegi
nel 2009. Che ricordi hai di queste partite?
Mitroglou: da
quel giorno ho giocato tante partite in Champions League, ma l'esordio è stato
indubbiamente una grande cosa per me, così come per qualsiasi appassionato di
calcio. È il massimo. Si mette da parte tutto per guardare le partite di
Champions League in televisione, quindi avere la possibilità di giocarle è
incredibile. Ricordo il gol, ma quando stai giocando non hai il tempo per
pensare 'Oh... ho segnato in Champions League'. Solamente dopo realizzi tutto.
Non è facile segnare in questa competizione perché ti trovi davanti i
calciatori più forti del mondo. Tutto accade molto in fretta e a volte hai
appena mezza occasione per metterla dentro.
La gara di andata
contro il Dortmund è stata spettacolare, non trovi?
Mitroglou: hanno
giocato una partita a ritmi molto alti. Sono una grande squadra ma nel nostro
stadio è dura per tutti vincere. Abbiamo fatto un ottimo lavoro. Abbiamo
mantenuto la porta inviolata e fatto un gol, proprio come volevamo, anche se è
stata molto dura. Chiaramente avremmo voluto segnare una seconda rete ma anche
l'1-0 va bene. Come mi sono sentito dopo il gol? Soprattutto sollevato perché
il Dortmund stava giocando molto bene. È arrivato un cross perfetto su calcio
d'angolo che il nostro capitano ha colpito di testa mettendola al centro; io mi
sono trovato nel posto giusto e l'ho colpita segnando l'importantissimo gol
dell'1-0.
Tornare in
Germania per la gara di ritorno sarà un po' speciale per te?
Mitroglou: sarà
fantastico avere la mia famiglia e i miei amici sugli spalti per seguire la
partita dallo stadio – mio padre, mia madre, forse anche mia nonna se se la
sentirà! Io però proverò ad isolarmi perché dovrò essere calmo prima della
partita. Non vediamo l'ora, così come tutti i tifosi del Benfica che ci
seguiranno in trasferta. Sarà fantastico!
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