Pippo Violi, nasce a Bova Marina nel 1947. Insegnante di
discipline Storico-Letterarie, docente di letteratura e lingua greco-calabra e
greca, di tradizioni e cultura greco-calabra e greca, scrittore, giornalista
pubblicista
6 novembre 2018
“Non si sentiva che un vago odore di presenza fisica nei
piccoli paesi dove, da sempre, era stata distante la caserma. Confinata in
spazi umani a volte avari, a volte ricchi soltanto di rapporti formali, non ci
riusciva di sottrarsi se non ad un circospetto guardare dentro quelle mura dai
robusti portoni e dalle altrettanto robuste inferriate alle finestre… Il
giovane sottufficiale e il paese si comprendono in uno scatto immediato, in una
parola, in una esclamazione, annullando i piccoli e grandi drammi di provincia
e le storture mentali, senza mai comunque tradurre il tutto in distorsioni
delle proprie competenze e dei propri ruoli. Chi è abituato a volare sa che può
scegliere sempre tra il volo maestoso dell’aquila e la rapacità mentale e fisica
dell’avvoltoio. Egli e gli altri avevano scelto il volo dell’aquila, per
indole, per inclinazione, per natura, per carattere. Quelle mura si
“trasferirono”, divennero più chiare, e presto diventarono una piccola capitale
intellettuale, ed a quel “paracadute” si aggrapparono velocemente in tanti,
soprattutto chi non aveva mai creduto in formule scontate ed abusate, chi non
aveva mai avuto la diffidenza come elemento psicologico affiorante. Cosimo
invece visse il paese e il paese con lui, in una paziente e tenace opera di
partecipazione, di estrazione di detti e di atteggiamenti significativi. Spesso
per virtù di letteratura si è strappati al nulla, ma in verità sono soltanto
i motivi del cuore, la forza e l’intelligenza
che recuperano uomini e cose in un mondo che in fondo è ed era dentro ciascuno
di noi!”. Parole di Filippo Violi. Il Professore ricostruisce i riflessi della
società bovese, quindi, calabrese, nella letteratura, consentendo di innestare
un percorso di tutta utilità, percorrendo e approfondendo la cultura
greco-calabra divenuta, anche grazie a lui, una bandiera antindranghetista per
la legalità.
Pippo Violi, nasce a Bova Marina nel 1947. Insegnante di
discipline Storico-Letterarie, docente di letteratura e lingua greco-calabra e
greca, di tradizioni e cultura greco-calabra e greca, scrittore, giornalista
pubblicista, già capo redattore di “Bova Post” e della rivista “I Fonì Dikìma”,
è appassionato intellettuale, l’ultimo della sua generazione, nel Sud della
Calabria, a difesa della minoranza linguistica dei greci di Calabria collocati
nella fascia Jonica reggina e dei grecofoni dell’area grecanica, continuando la
sua missione con estrema passione, sino alla fine dei suoi giorni, come
illuminato studioso del pensiero calabrese, scrittore senza riserve per una
giusta idea della giustizia. Le sue pubblicazioni: Anastasi – Canti politici e
sociali dei Greci di Calabria; Le radici della nostra cultura; Storia degli
studi e della Letteratura popolare grecanica; Pèmmu, jatì? (liriche); Storia e Origini
della grecità calabrese; La Storia e la Letteratura Greca di Calabria: autori e
testi; I Glòssa dikìma jà ta pedìa vol. I; La Nuova Grammatica e la Sintassi
della lingua Grecanica; Dizionario Grecanico – Italiano – Grecanico; Tradizioni
popolari greco-calabre; I Lessici antropo-toponimici di Bova e Palizzi; Inedito
bovese: Francesco A. De Marco; Inedito bovese: Vincenzo Mesiani; Inedito
bovese: Pasquale Natoli; Inedito bovese: Angelo Maesano; Inedito bovese:
Agostino Siviglia; Inedito bovese: I fatti di Bova del 1848; Inedito Bovese:
Note Linguistiche; Inedito Bovese: Demetra e Persefone – La palma di Bova;
Inedito Bovese: Bruno Casile; Inedito Bovese: Salvatore Siviglia; Inedito
Bovese: Corrispondenza tra il Tarra e Comparetti; Inedito Bovese: Le narade;
Inedito Bovese: Demetra e Persefone, le “papazze” di Bova; Inedito Bovese: Gli
elementi conservativi del greco-calabro; Storia della Calabria Greca, (con
particolare riguardo ai paesi ellenofoni), 2a edizione, Kaleidon; I Campioni
Olimpici nell’antica Magna Grecia; I Nuovi Testi Neogreci di Calabria, vol. I
ed. Iiriti; I Nuovi Testi Neogreci di Calabria, vol. II ed. Iiriti; To Mavro
Drapàni (liriche grecaniche); Vocabolario grecanico-italiano / italiano
grecanico; Cognomi, toponimi e idronimi nella Reggio calabro greca; GRAMMATIKH
KAI SUNTAXH TWN ELLHNOFWNWN THS KALABRIAS [Grammatica e Sintassi degli
Ellenofoni di Calabria], Camera di Commercio Italo-Greca, Atene 2008; I Glòssa
dikìma jà ta pedìa vol. I, (riedizione con Tito Squillaci); Quaderni di Cultura
Greco-Calabra, Bova Marina, 2016. Vincitore del premio di poesia “Jalò tu Vùa”
(1988-1990-1993); insignito del titolo di “Accademico di Grecia e Magna Grecia”
(1996); vincitore del premio internazionale di poesia grecanica “Febo Delfi”
(1996); vincitore del premio internazionale di poesia “Delia” (1997); premio
alla carriera”Delia” (2001); vincitore del premio di poesia nazionale “D.
Napoleone Vitale” (2002); vincitore del premio internazionale di poesia
“Nosside” (2002); diploma di merito al concorso nazionale di poesia “Mendrànze
n Poejia” sulle minoranze linguistiche (Livinallongo – Belluno – 2007); premio
“Gigi Malafarina” di giornalismo, arte e cultura per saggistica e la cultura
grecanica (2008); premio alla carriera UTE-TEL-B (2015); premio “O Nostos”
Paleaghenea (2014).
Pippo si è nutrito di parole e di scritti. Grande il suo impegno per la lingua e la
minoranza grecanica, il suo impegno di docente, sempre pronto a trasmettere ai
giovani e meno giovani il suo sapere. Del suo impegno di uomo dall’animo nobile
che ha dato prove solide di come si vive di solidarietà. Ha voluto, insieme a
Laura, paziente donna che ha sopportato il suo totalizzante impegno culturale, adottare
e portare a Bova Marina Thimoti, figlio autentico di un amore genitoriale senza
vincolo di sangue. Ricordiamo il benvenuto del Sindaco di Bova Marina,
compianto amico Prof. Pasquino Crupi. L’accoglienza è stata festosa. Pippo
sapeva di aver dato un concreto esempio di integrazione ma senza ostentazione
come il fatto più naturale del mondo. In quel periodo fatti di cronaca nera
macchiavano Bova Marina, ma il suo impegno di ricercatore culturale non si
faceva distrarre. Fu un colpo la perdita di Giovanni Andrea Crupi che ammirava
come insuperabile maestro. Di Lui ha scritto: “Spirito libertario… non smise
mai di ricercare ogni più piccolo fatto linguistico e di consegnarlo ai suoi
legittimi proprietari, mai dimentico del mònito kantiano secondo cui la scienza
per sé è inutile, se non serve a mettere in valore l’umanità… umanità che nella
propria lingua vede una possibilità, l’unica, di riscatto e di elevazione
sociale.” Del Prof. Pippo Violi ricorderemo l’instancabile battaglia per non
fare perire la lingua della nostra isola grecanica, ricorderemo la voglia di
vivere, che negli ultimi mesi lo ha abbandonato. Lo ricorderemo in ogni nostro
incontro culturale o conviviale. L’Avvocato Domenico Vadalà, per tutti, così lo
ha salutato nel giorno del suo funerale: “…. I tuoi amici Ti hanno onorato come
meritavi. Vai Pippo, qualche giovane
studioso Ti seguirà nella staffetta per salvare la dignità nostra lingua. Che
Dio Ti accolga come un uomo libero e fiero”.
Così lo ricorda il Dott. Santo Casile, Sindaco di Bova
(Chora Tu Vua): “A nome di tutti i sindaci dell’area grecanica con grande
intensità esprimo sgomento e profonda
tristezza per la perdita del caro amico prof. Filippo Violi, l’improvvisa dipartita è una perdita grave
per tutti soprattutto per la nostra cultura dell’area ellenofona. Il Prof. Violi si è distinto per
la sua tenace ed intelligente attività culturale per la sua azione didattica a
favore del riscatto delle popolazioni grecaniche della bovesia e la sua opera
di collaborazione con l’accademia di Grecia e Magna Grecia e per la sua vivida
e toccante espressione poetica in lingua grecanica. Il prof Violi è stato
protagonista di tante battaglie di civiltà ed impegno sociale padrone della sua
parola che tocca autori di molti testi di cultura greco calabra, nelle sue
opere il Violi non risparmia certamente critiche a quanti hanno voluto porre il
problema della grecità in maniera deviante. Il compianto Professore, tra tanti
modi per raccontare la grecità calabrese, la loro storia e la loro vita, ha
scelto il suo il suo paese, della gente comune, di coloro i quali contano poco
o non contano affatto i moralismi letterali dagli intellettuali a tutto
servizio”.
Adesso, i sentimenti si arrestano davanti all’impossibilità
di ricambiare il tanto che ci è stato donato. Una grande angosciosa solitudine
ci pervade. In diversa maniera, abbiamo servito questa Calabria con i suoi
inconfessabili segreti che ora, Pippo, porterà nel cuore di Cristo,
accompagnato da Pasquino in quell’angolo di cielo riservato ai greci di
Calabria, letterati, intellettuali, meridionalisti.
1 settembre 2017 (giorno del suo compleanno)
Stesi zittu pe tant’anni
Ma chist’annu haiu a parlari,
ca facisti scrusciu e danni
tra i to’ libri e i lupanari.
Ora, però, hai a diminuiri
Energia e
velocità:
E u penseru chi ‘nd’hai aviri
È mi ti godi la to’ età.
Chi non esti nu scherzettu
E non poi mi ti cunfundi
In italianu o in dialettu,
Su settanta tundi, tundi.
Perciò pigghja lu pareri
di cu ti voli beni assai
tu si ‘u focu ed eu ‘u braceri,
e non ti ‘bbandunu mai:
Ora è l’ura d’u coraggiu
Ca passau troppu vinu nt’e bicchieri
Hai mi pensi a u ‘to drenaggiu
A ‘to figghiu e a ‘to mugghieri.
Ca facisti tanti cosi
e servisti sempri a tutti
Ora è ura mi riposi
E mi godi d’i to frutti.
U mumentu è chiddhu adattu
E poi non parlamu cchiù
Oiji facimu un novu pattu,
Pe’ a secunda gioventù.
Nui chi insiemi ndi’ mbivimmu
Chiù di quantu era normali,
Rimanimu Pippu e Mimmu
Puru cu l’acqua minerali.
E’ pe’ chistu chi ora gridu
Cu la cori chi si espandi,
su commossu, ma sorridu:
belli auguri a ‘u frati grandi.
Mimmo Vadalà
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