Σάββατο 17 Νοεμβρίου 2018

Atene, 45esima marcia commemorativa per la Rivolta del politecnico

REUTERS/Costas Baltas
la bandiera insanguinata che sventolava sull'AteneoREUTERS/Costas Baltas

Quarantacinque anni dopo la rivolta del Politecnico di Atene, una pietra miliare nella resistenza alla dittatura dei Colonnelli, la bandiera greca è stata di nuovo dispiegata in testa alla marcia commemorativa verso l'ambasciata statunitense nella capitale.

Antonio Michele Storto, 17/11/2018

Erano le tre del mattino del 17 novembre del 73, quando - allo scadere del quarto giorno d'occupazione - un carro armato sfondò il cancello del campus, aprendo la strada all'esercito che annegò nel sangue la protesta. Questo atto barbarico segnò l'inizio della fine per la Giunta militare, che otto mesi dopo sarebbe stata scalzata dalla reinstaurazione della democrazia

"Questa commemorazione non rappresenta una memoria archeologica - spiega a Euronews Stefanos Ganotis, docente di Storia - ma qualcosa di dinamico, perché anche oggi c'è un gran bisogno di lottare per certi diritti, che fino a qualche anno fa sembravano scontati".

Cittadini provenienti da tutto il paese si riunscono ad Atene per partecipare a questa marcia fin dal novembre del 74, gridando slogan prevalentemente antiamericani, poiché gli Stati Uniti e il Palazzo erano visti come il deus ex Machina del colpo di stato e della successiva dittatura.

L'anniversario dell'insurrezione del Politecnico ha luogo ogni anno dal 1974, quando nel paese in cui è nato è stata ripristinata la democrazia. La commemorazione di tre giorni si svolge nell'Ateneo in cui gli studenti, desiderosi di resistere a un regime che era stato imposto da un giorno all'altro, si barricarono per quattro giorni.

Ogni anno, in quegli stessi giorni, il campus apre al pubblico, in modo che i visitatori, molti con i propri figli o nipoti al seguito, possano deporre, sui resti del cancello abattuto, una corona o un garofano, simbolo universale dei movimenti sociali.


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