Decine di
persone si sono riunite all'ingresso del Politecnico di Atene per commemorare i
45 anni della rivolta che nel novembre del 73 partì da qui contro la dittatura
dei colonnelli. Tra i presenti - che hanno deposto fiori davanti ai cancelli
che furono sfondati da un carrarmato dell'esercito - anche molte famiglie con i
bambini al seguito
"La
ribellione degli studenti che si scatenò qui è un evento estremamente
importante nella nostra storia" ha detto uno dei manifestanti, Fotis
Spiliopoulos, ai microfoni di Euronews. "Ma ho paura che molti bambini non
comprando appieno il significato della loro lotta. E' per questo che porto qui
i miei figli ogni anno: voglio che capiscano cosa accadde qui e per quale
motivo è così importante"
"È un
anniversario che ricordiamo sempre - gli fa eco Kely Mpatistatoue, che ha a sua
volta portato con sé i suoi due figli - il cui messaggio rimane vivo nelle
nostre anime. Dobbiamo continuare a lottare per una vita migliore, per un
cambiamento. E questo è il messaggio che dobbiamo trasmettere ai nostri i
nostri bambini".
La rivolta
del Politecnico andò avanti fino al 17 novembre del '73, quando l'esercito
entrò nell'ateneo con la forza, avanzando con carri e artiglieria. I
manifestanti protestavano contro la tirannia della Giunta militare che dal 1967
aveva disciolto i partiti politici, abolito ogni diritto civile, imprigionato e
torturato decine di dissidenti. E' considerata il punto cruciale nella
resistenza contro il regime dei Colonnelli, che nel luglio successivo sarebbe
finalmente caduto dopo sette anni di sanguinosa e barbara repressione.
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