In via Bresmes, durante i lavori della nuova rete idrica,
trovata una cisterna di età ellenistica
Gli archeologi Marina Congiu e Gianluca Calà hanno
portato alla luce un pozzo che contiene oggetti di tutte le epoche della storia
gelese dal 1600, scendendo al Medioevo ed in fondo anche a vari secoli della
storia greca.
Gli scavi in via Bresmes tra piazza Umberto e la chiesa
Madre non finiscono di riservare sorprese. L’archeologa Marina Congiu ha
scoperto, a dieci metri dal «pozzo della storia», una cisterna del tipo a
campana che risalirebbe all’età ellenistica. Cosa contenga dentro non sarà
facile saperlo perché il tubo della vecchia condotta - come si può notare dalla
foto - passa proprio in mezzo all’imboccatura della cisterna.
Per potere dunque andare in profondità alla scoperta di
materiali che solitamente queste cisterne custodivano, è necessario un piano di
sicurezza e vanno presi altri accorgimenti. Nei prossimi giorni si saprà se la
cisterna verrà scavata o meno. Queste scoperte accendono i riflettori sul cuore
della città e fanno pensare ad altri possibili resti archeologici sotto piazza
Umberto. A questo punto già ora bisogna pensare ad un modo diverso di procedere
quando si aprirà il cantiere di rifacimento di Piazza Umberto con i fondi del
Patto per il Sud.
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