Emma Kharat,
portata dal padre ad Aleppo, arriverà a Milano dove riabbraccerà la madre Alice
Rossini. Il padre, arrestato in Turchia, è stato espulso prima in Grecia e poi
in Italia.
Houda Emma
Kharat, rapita 5 anni fa dal padre, cittadino siriano, tornerà in Italia. A
darne notizia la Farnesina che conferma come la bimba di 7 anni è in viaggio da
Istanbul e che dovrebbe arrivare a Milano Malpensa nel tardo pomeriggio del 10
marzo e riabbracciare la madre Alice Rossini. Emma, che tra poco compirà sette
anni, era stata rapita quando ne aveva due e portata dal padre in Siria, ad Aleppo.
IL PADRE IN
CARCERE A REBIBBIA. Il 21 novembre del 2016 Mohamed Kharat 40 anni e padre
della bambina, è stato arrestato e consegnato all'Interpol in Turchia, per poi
essere espulso e inviato in Grecia, ultimo paese dove era stato identificato.
Dopodiché le autorità di Atene, in esecuzione di un mandato di cattura europeo,
lo hanno estradato in Italia. Giunto nel nostro Paese è detenuto nel carcere di
Rebibbia dal 12 febbraio.
ALFANO: «GRANDE
COLLABORAZIONE CON LA TURCHIA». Plaude all'iniziativa il ministro degli Esteri
Angelino Alfano: «il rientro è stato possibile grazie all'eccellente
collaborazione con la Turchia: le autorità turche, infatti, consapevoli della
valenza umanitaria della vicenda, hanno facilitato l'arrivo dalla Siria e il
transito in Turchia della piccola Houda Emma».
A BREVE TEST DEL
DNA PER LA CONFERMA. Il salvataggio di Emma è il risultato di un lungo lavoro
dei ministeri, come ha spiegato lo stesso Alfano: «In tutti questi anni il
Ministero degli Affari Esteri e il Ministero dell'Interno, in stretto contatto
con l'Autorità Centrale Italiana presso il Dipartimento della Giustizia
Minorile del Ministero della Giustizia, hanno lavorato, senza sosta ma
silenziosamente, per giungere al risultato di oggi». Un risultato «che sarà
confermato dall'esame del DNA, da effettuare in Italia, a conclusione dell'iter
della procedura di riconoscimento».
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