Le nuove disposizioni –non ultimo il Curricolo unificato per le Lingue Straniere– sembrano comportare di fatto la non sopravvivenza di lingue più “deboli”, fra cui l’italiano e lo spagnolo, nel palinsesto scolastico. Una tale scelta politica, imposta, si presume, dalla necessità del risanamento amministrativo, discorda con tutta evidenza dalla politica linguistica europea. L’Unione Europea infatti difende il plurilinguismo come coesistenza di più lingue all’interno dello stesso individuo e della stessa società e si adopera altresí a favore del diritto dell’apprendimento di più lingue nella scuola –almeno due, oltre alla lingua materna (lo 1 + 2 Languages Plan).
Articolo di Domenica Minniti Gonias, professoressa di Linguistica presso l' Università Nazionale e Capodistriaca di Atene
https://www.esos.gr/arthra/54455/i-italiki-os-xeni-glossa-stin-elliniki-ekpaideysi
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