"Una piccola oasi di cibo ellenico incastonata in mezzo al cemento, alle spalle dei viali. Dove via Zaccherini Alvisi incrocia via Zanolini, che le arriva da sinistra. Poco prima della stazioncina ferroviaria. Una piccola oasi, che se transiti di lì e non sai che c'è, può passare anche inosservata. Qui Nikolas (cretese doc) e Vassilis hanno aperto il loro ristorante greco. Entrambi provengono dalla scuola (per noi comunque alta scuola) di Nikos Cleftodimos dell'oramai storico To Steki, dove hanno lavorato per anni (Nikolas è stato per molto tempo lo chef). Passano gli anni e, bene o male, si sapeva, che avrebbe voluto provare ad aprire un suo luogo. Detto, fatto. Ma con tante difficoltà. La burocrazia (in alcuni casi fantozziana) che deve purtroppo accompagnare l'apertura di un locale, è qualcosa che se non ci sei passato, non puoi nemmeno immaginare. Abbiamo lasciato passare un po' di tempo dall'apertura prima di andarci a pranzo per raccontare la cucina che propongono. Non si può mica stare come degli avvoltoi ad attendere che un locale apra per buttarsi subito a capofitto per «recensirlo» e vantarne il primato. Trascorso quello che potremmo chiamare il quarto d'ora accademico della recensione, ieri ci siamo accomodati nel dehor di questo locale fatto con amore e passione. È semplice. Non aspettatevi apparecchiature da ristorantone. Non aspettatevi vinoni. Date tempo al tempo. Qui tutto passa solo e soltanto attraverso la bontà dei piatti. Idee, materia prima, bella mano, esperienza e passione danno vita a un menu, dove la Grecia rilascia i suoi profumi più autentici. A prezzi irrisori fra l'altro. E con pietanze (per noi) troppo abbondanti. È il sud questo, in tutta la sua bellezza, quello che a costo di perderci, ti vuole riempire il piatto. È l'opulenza anelata dei paesi che nella storia sono stati invece «poveri». Fritture leggere, croccanti, fragranti (nella cucina greca friggere notoriamente è uno degli «sport» più gettonati) per delle polpette (con pomodoro, con zucchine, con ceci, con formaggio) da fare il bis. Purea di fave cretesi con cipolla cruda (che bontà), Suzukakia speziate alla perfezione (polpettone con sugo al pomdoro), Saganaki con formaggio affumicato e limone. La spesa? Sui 20 euro. Bravi e appassionati. Con l'ego messo da parte e il solito Ouzo power finale. "
Δεν υπάρχουν σχόλια:
Δημοσίευση σχολίου