Il recente
accordo Tra il presidente Erdogan e Serray di dividersi il diritto di
esplorazione nelle acque internazionali tra di due paesi, non riconoscendo le
isole va oltre le richieste più massimaliste della Turchia ed ha acutizzato il
clima già teso tra Grecia e Turchia. Attualmente la posizione della Grecia in
Libia si è avvicinata ad Haftar ha denunciato l’accordo con la Turchia e sembra
prendere la posizione greca. Tant’è che il ministro degli esteri greco ha
raggiunto Bengasi per parlare con Haftar.
Il
quotidiano greco Stoxos riferisce che ieri nell’area tra Lemnos Lesbo e Chios
l’aviazione turca ha tentato di “sorprendere” la difesa territoriale inviando
20 jet militari, metà dei quali armati.
Lo stesso
giornale riferisce che l’aeronautica militare greca non si è fatta sorprendere
ed ha inviato “un messaggio impressionante di forza e prontezza”, l’Aeronautica
Ellenica infatti “ha subito messo in volo 38 caccia che sono partiti da varie
basi” per intercettarli.
Il tutto si
è limitata ad un’opera di dissuasione, visto che i caccia turchi sono usciti
subito dallo spazio aereo ellenico.
Tutto si è risolto senza un vero scontro aereo ma gli
sconfinamenti dei turchi nei cieli greci avvengono quotidianamente ed ora le
provocazioni si fanno sempre più intense, anche in considerazione che la Grecia
ha stretto accordi con Israele e con l’Italia per lo sfruttamento di zone di
mare contese a largo di Cipro. Tuttavia la Turchia è presente nelle stesse
acque ed intende sfruttarle impunemente sfruttando utilitaristicamente una
legislazione abbastanza imprecisa in materia. Poi si è aggiunto recentemente
l’accordo con la Libia di Serraj e i problemi sono sempre più roventi.
Per questo Atene ha aperto ulteriormente agli USA e si è detta disponibile
a fornire ulteriori asset sul proprio territorio. Spera così di applicare una
buona deterrenza che convinca Ankara a rinunciare alle proprie pretese o almeno
mitigarle.
In tal senso il giornale greco Etnos riferisce che “contatti diplomatici
del ministro degli Esteri Nikos Dendia hanno raggiunto il picco nelle ultime 24
ore . N. Dendias e diplomatici greci, come rivelato dal corrispondente della
Washington TV Michael Washington Ignatius, sono in costante contatto con gli
Stati Uniti sulla questione libica.”
patrizio
ricci by @vietatoparlare
Δεν υπάρχουν σχόλια:
Δημοσίευση σχολίου