Δευτέρα 30 Δεκεμβρίου 2019

Milano è la seconda borsa (dopo Atene) più rialzista dell’eurozona


Nell’anno da record del Nasdaq di New York, che ha chiuso per la prima volta sopra quota 9mila punti, la regina delle piazze finanziarie è incredibilmente Atene.
Il listino greco capitalizza 18,55 miliardi di euro contro gli oltre 21mila della Grande mela, ma con un rialzo del 50,1% da inizio anno è stato il migliore del mondo nel 2019. Seguono Buenos Aires (+37,6%), il Nasdaq (+35,74%), Bucarest (+34,74%), Shenzhen (+33,92%) e Wellington (+31,67%). 
La buona notizia è che Milano (Ftse Mib +29,65%), settima globale, è la numero due dell’eurozona. Restano dietro Parigi (+27,62%), Zurigo (+27,3%), Francoforte (+26,31%) ed Amsterdam (+25,24%). Poi vengono Dow Jones (+22,8%), Shanghai (+20,5%) e Tokyo (+19,1%). Londra, su cui pesa l’incertezza della Brexit, si ferma a +13,63% e Madrid la segue a ruota con +13,59%.
Il listino principale di Borsa italiana raggiunge una capitalizzazione di 655,6 miliardi, pari al 37% del Pil. Una realtà che il presidente del consiglio Giuseppe Conte riferisce di «seguire sul piano degli asset societari e di governance» con l’ad Raffaele Jerusalmi che lo «ringrazia per l’attenzione».
Nel 2018 Piazza Affari, con 543 miliardi, valeva il 33,5% del Pil e a fine 2017, con 644 miliardi, era al 37,8%. Per salire sopra al 40% bisogna tornare al 2007, quando con 731 miliardi valeva il 47,8% del Pil, per precipitare poi con 372 miliardi al 25% nell’anno peggiore della crisi, il 2008. Nel 2000 invece, con 818,4 miliardi, la capitalizzazione totale della Borsa era pari al 70% del Pil.
Il 2019 sarà ricordato anche per le nuove quotazioni, con gli esordi dei colossi Alibaba in novembre e di Saudi Aramco a dicembre. In totale Piazza Affari ha dato il via libera a 41 nuove società, anche se qualcuna ha rinunciato per le condizioni difficili di mercato, come Rcf (impianti audio) e Ferretti (yacht di lusso).
In ogni caso, i listini milanesi hanno raggiunto il record di 375 titoli. Di questi 241 sono nel mercato principale (Mta) e 133 nel mercato alternativo dei capitali (Aim). Guardando avanti, nel 2020 sono attesi gli sbarchi dall’estero di Airbnb e Uber, del gestore di pagamenti cinese Ant Financial (Alibaba), del colosso del cibo a domicilio Deliveroo e del tecnologico Palantir. Tra le aziende italiane potrebbero quotarsi Gvs, attiva nei filtri medicali, Epta (refrigerazione), Sia (pagamenti elettronici), Agos (credito al consumo), Prelios, revocata nel 2018 e pronta al rientro, Adler (componentistica per i trasporti) e Giochi preziosi.

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