Nelle scorse
stagioni natalizie vi ho raccontato già la bontà dei petrali nella versione che
si fa in tutto il Reggino. A Bova però la “capitale” della Calabria
Grecanica i petrali di Bova hanno una
tradizione antichissima e sono aperti come dei cestini
L’origine etimologica del nome indicava
"le offerte prenuziali" portate al tempio dai genitori della promessa
sposa. Effettivamente nell’antica Grecia esisteva una festa ateniese detta
protelia. Ebbene la tesi quindi è suffragata abbondantemente. Inoltre vi era la
gamélia, che cadeva nel mese di gennaio, il mese delle nozze. Protélia: È
questo il nome del giorno in cui i genitori conducono alla dea sull'acropoli la
fanciulla in procinto di sposarsi, e compiono dei sacriflci . Chiaro che questi
riti sono giunti fino a noi con la scoperta di frutta votiva in terracotta, le
raffigurazioni di dolci antropomorfici che hanno per soggetto bambini, nonché
la cerimonia misterica del “corredo della sposa” nelle pìnakes locresi.
Ingredienti:
Pasta
esterna:
1Kg farina
300 g di
zucchero
250 g di
strutto
2 bustine
lievito per dolci
4 uova
latte q.b.
2
bicchierini di anice
buccia
grattugiata di limone
Ripieno:
500 g di
mandorle sgusciate
1 Kg di
fichi secchi
200 g di
gherigli di noci
200 g di uva
passa
un pizzico
di cannella in polvere
un pizzico
di chiodi di garofano in polvere
buccia di un
mandarino tritata finemente
600 g di
miele
Preparazione:
Togliete la
pellicina alle mandorle, tagliatele in due e fatele tostare al forno;
sminuzzate i gherigli, pulite l'uvetta, tagliate a pezzettini i fichi secchi,
mettete il tutto in un tegame di acciaio inox dove già avete versato il miele,
la cannella e la buccia del mandarino; mescolate continuamente con un cucchiaio
di legno per circa 10 minuti.
Quando tutti
gli ingredienti sono ben amalgamati togliete dal fuoco il tegame e versate il
contentuto dentro un'insalatiera di ceramica e lasciate raffreddare.
A questo
punto preparate la pasta esterna: mettete la farina a fontana nella spianatoia,
nel centro ponete le uova, il lievito, lo strutto, lo zucchero e 4 cucchiaiai
di latte, la buccia grattugiata del limone e sbattete con una forchetta per poi
impastare ed ottenere una pasta liscia ed omogenea. Con il mattarello stendete
delle sfogliette abbastanza sottili; quindi tagliate dei quadrati. Con un
cucchiaio prendete un pò del ripieno e sistemate su una metà, piegando l'altra
metà del quadrato fino a coprire completamente il ripieno e così fino
all'esaurimento degli ingredienti.
Guarnite i
petrali con i "nasini" e sistemateli su una teglia unta o coperta di
carta da forno. Infornate a 180°.
(Ricetta
tratta da "I sapori della
tradizione" di D.Fiorenza - T.Tuscano-C.Larizza Ed. Ute-Tel-B)
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