Christopsomo Natale Grecia
Le feste
natalizie tra spiritualità, tradizioni e piatti tipici
Il Natale in
Grecia ha il profumo del miele e della cannella dei biscotti “melomakarona”,
del burro e delle mandorle dei dolcetti “kourabiedes” e la Grecia si veste a
festa e va incontro con gioia alle sue tradizioni già a partire dal 6 dicembre,
giorno in cui si celebra la festa di San Nicola, patrono dei marinai e, secondo
la tradizione, figura dalla quale ha avuto origine lo stesso Babbo Natale.
29 Dicembre 2016
Il Natale in
Grecia
La vigilia
di Natale inizia con la visita dei bambini nelle case del quartiere: al suono
di triangolini di acciaio, i ‘trigona‘, cantano le tradizionali arie natalizie,
chiamate ‘kalanda‘, e ricevono in cambio biscotti, dolci, frutta secca e, in
tempi più recenti, anche qualche soldino.
Nelle case è
giorno di digiuno. Un tempo era permesso mangiare solo frutta e cereali. Oggi
si è meno rigidi. Ogni paese e ogni famiglia hanno le proprie usanze con il
comune divieto di consumare carne. Le donne preparano il tradizionale pane
natalizio, il ‘Christopsomo‘, una grande pagnotta con frutta secca e spezie,
che verrà benedetta in Chiesa e consumata durante il pranzo di Natale.
La mattina
di Natale è dedicata alla Chiesa, dove si celebra la nascita di Gesù secondo la
suggestiva tradizione liturgica ortodossa, tra canti bizantini e profumo di
incensi. Al ritorno dalla messa la famiglia e gli amici si riuniscono per dare
inizio alle celebrazioni, meno solenni di quelle religiose ma altrettanto
radicate, della tavola”!
Il
capofamiglia augura a tutti “chronia pollà” e, dopo il segno della croce, che
in molte famiglie greche precede sempre ogni pasto, il pranzo ha inizio. La
portata principale è solitamente all’insegna della carne: la maggior parte
delle famiglie porta in tavola maiale al forno o tacchino ripieno, accompagnati
da decine di stuzzichini di ogni tipo e da buon vino. A fine pasto arrivano
finalmente i dolci, preparati con cura nei giorni precedenti e attesi per tutto
l’anno: i biscotti melomakarona, con arancia, miele, chiodi di garofano, noci e
cannella e i kourabiedes, biscotti ricoperti di zucchero a velo al gusto di
burro e mandorle.
“Vivi la
Grecia anche a Natale”
E i regali
per i bambini? Ci stiamo dimenticando qualcosa? No, tranquilli, sono in arrivo
con San Basilio!
In Grecia
infatti i doni non li porta Babbo Natale il 24 Dicembre, ma San Basilio, che si
festeggia il 1 Gennaio. Il 31 Dicembre, vigilia di San Basilio e del Capodanno,
i bambini passano di nuovo di casa in casa cantando i kalanda e suonando i loro
triangoli. I piccoli doni che ricevono in questo giorno sono solo un assaggio
di quelli che porterà il Santo la mattina dopo.
Capodanno in
Grecia
La notte di
passaggio tra il vecchio anno e il nuovo si festeggia in famiglia o tra amici,
in casa o fuori, l’importante è festeggiare. Un tempo si restava in casa e,
dopo una lunga cena, si passava la notte a parlare, bere e giocare a carte per
propiziarsi la fortuna per l’anno successivo.
Il giorno di
Capodanno si celebra di nuovo in chiesa, poi ci si siede a tavola, dove, dopo
un abbondante pranzo, si procede al taglio della vassilopita, la tradizionale
torta di Capodanno, all’interno della quale si nasconde una moneta. Alla fine
del pranzo il capofamiglia taglia la torta: le prime fette non vengono
distribuite, perché consacrate a Gesù, alla Madonna, a san Basilio e alla casa
stessa. Le restanti vengono distribuite tra i commensali. La persona che
troverà nella sua fetta di torta la monetina avrà un anno fortunato.
In molte
famiglie in questa giornata c’è ancora la tradizione di lanciare con forza un
melograno in terra entrando in casa, affinché si rompa e, con la sua rottura,
propizi ai suoi abitanti un anno prospero e fortunato.
E
l’Epifania?
Le festività
natalizie si concludono con l’Epifania, che i Greci chiamano Theofania o,
informalmente, ta Fota, cioè “le luci”, riferendosi alla luce della Santa
Trinità che in questo giorno si rivela all’umanità.
La Theofania
è anche il giorno durante il quale gli ortodossi ricordano il Battesimo di Gesù
e durante il quale quindi vengono benedette le acque: il sacerdote benedice
l’acqua in Chiesa gettandovi la croce e anche nei fiumi e lungo le coste si è
soliti gettare il crocifisso per benedire le acque, mentre le sirene delle navi
e le campane delle chiese suonano a festa. Spiritualità, tradizione e buona
tavola…ecco gli ingredienti giusti per trascorrere le feste in armonia e gioia!
Buon Natale, buon anno e buona Epifania a tutti!
Χρόνια πολλά!
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