di Gian Piero Testa
Dagli inizi del 1947 fino al 1951 là isola Makronissos, che si trova nell’Egeo a Est di Capo Sounion, in Attica, fu utilizzata come campo di deportazione degli andartes (partigiani greci) che avevano combattuto prima nella Resistenza contro i nazifascisti e poi nella guerra civile tra il 1944 e il 1949.
Nel 1951 l’opinione pubblica mondiale e la stessa O.N.U. imposero al governo greco lo smantellamento di questo lager, e la distribuzione dei prigionieri in campi dalle condizioni di vita più sostenibili e con un regime carcerario un po’ meno efferato e arbitrario.
Su Makronisso, aridissima terra, non si vede un albero ma solo pietra. Le testimonianze su quanto vi avveniva hanno la stessa lugubre somiglianza con quelle di tutti quei luoghi (gulag, lager, campi, prigioni speciali ecc.) dove si pianifica la distruzione fisica e morale degli avversari politici ed etnici e se ne affida la realizzazione a gente particolarmente dotata di sadismo. Ritsos, che vi era stato portato da Limno (vedi il primo brano dedicato al cane Dick), fu poi trasferito al campo di concentramento di Ai-Stratos. Fu liberato nel 1952. Tornò poi a conoscere la prigionia e il confino nel periodo della “Giunta” del col. Papadòpoulos, 1967-1974.
Le poesie scritte colà e molto più tardi pubblicate col titolo di “Makrònissos” costituiscono in realtà un corpo cospicuo. Guanda ne pubblicò un’ampia selezione in italiano nel 1970. Negli anni Settanta, Thanos Mikroutsikos, che fu anche ministro della cultura nel governo socialista di Andrea Papandreu – musicò alcuni frammenti tratti da sei componimenti.
*Da notare una spaventosa coincidenza: "Isola Lunga" (in croato Dugi Otok) si chiama anche l'isola dalmata dove, negli anni '50, il maresciallo Tito fece installare un analogo, terribile campo di concentramento per prigionieri politici. (CCG/AWS Staff)
https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?lang=it&id=8784
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