Facciamo un appello a tutte le forze democratiche a prendere posizione e a mobilitarsi e al governo italiano di sostenere la Grecia nella riunione dell’Eurogruppo del 20 di febbraio e chiediamo che già il Consiglio Europeo del 25 di marzo per il 60° anniversario dei Trattati istitutivi dell’UE sia l'occasione per rivendicare un’Europa diversa e migliore, quella dei suoi popoli e dei suoi principi democratici.
La Grecia ha intrapreso la strada per uscire dalla crisi. Il Fmi e la Commissione Europea pretendono nuove misure di austerità per dopo il 2018, peraltro in contraddizione tra di loro, che non sono previste né dai Trattati europei né nella costituzione di nessun paese al mondo, e per questo assolutamente ingiuste, dannose ed inaccettabili. Non solo la Grecia, ma anche altri Paesi, subiscono le conseguenze nefaste delle politiche di austerità, nuove richieste di sacrifici e contro riforme. Sessant’anni dopo la firma dei Trattati di Roma, l’Europa deve tornare alle sue radici democratiche, di pace, di solidarietà e di giustizia sociale. L’Europa deve riprendere il processo di integrazione, all'insegna di unità e solidarietà. Ciò significa archiviare la stagione dell'austerità con le sue ricadute negative, oltre che mettere in discussione la cultura del Patto di stabilità e del Fiscal Compact.
La Grecia ha intrapreso la strada per uscire dalla crisi. Il Fmi e la Commissione Europea pretendono nuove misure di austerità per dopo il 2018, peraltro in contraddizione tra di loro, che non sono previste né dai Trattati europei né nella costituzione di nessun paese al mondo, e per questo assolutamente ingiuste, dannose ed inaccettabili. Non solo la Grecia, ma anche altri Paesi, subiscono le conseguenze nefaste delle politiche di austerità, nuove richieste di sacrifici e contro riforme. Sessant’anni dopo la firma dei Trattati di Roma, l’Europa deve tornare alle sue radici democratiche, di pace, di solidarietà e di giustizia sociale. L’Europa deve riprendere il processo di integrazione, all'insegna di unità e solidarietà. Ciò significa archiviare la stagione dell'austerità con le sue ricadute negative, oltre che mettere in discussione la cultura del Patto di stabilità e del Fiscal Compact.
L’austerità
ha scatenato la frammentazione dell’Europa, ha sfregiato le costituzioni
democratiche con l’assurdo Patto di stabilità, ha creato disoccupazione di
massa in tanti paesi, impoverimento e marginalizzazione.
L’Europa non
deve tornare nei suoi nazionalismi egoistici, i fili spinati, la divisione dei
suoi popoli e dei suoi lavoratori, la xenofobia e il razzismo.
L’Europa deve
e può uscire dalla crisi unita e solidale cambiando politica e riscrivendo i
Trattati ingiusti, creando un grande programma di investimenti pubblici e
privati per far ripartire le sue economie e creare posti di lavoro veri per la
prosperità di tutti i suoi cittadini. È necessario che l'Europa avvii una
politica di contrasto al dumping salariale e sociale e faccia di questo il
fondamento del Pilastro europeo dei diritti sociali attualmente in discussione,
rilanciando un'idea di welfare inclusivo e di protezione sociale su scala
continentale. Si tratta di scelte urgenti soprattutto per restituire speranza e
fiducia nel futuro si giovani europei.
Facciamo un
appello a tutte le forze democratiche a prendere posizione e a mobilitarsi e al
governo italiano di sostenere la Grecia nella riunione dell’Eurogruppo del 20
di febbraio e chiediamo che già il Consiglio Europeo del 25 di marzo per il 60°
anniversario dei Trattati istitutivi dell’UE sia l'occasione per rivendicare
un’Europa diversa e migliore, quella dei suoi popoli e dei suoi principi
democratici.
L’Europa, il
suo e il nostro futuro, sono nelle nostre mani!
Susanna
Camusso, segretario generale CGIL
Francesca
Chiavacci, presidente ARCI
Andrea
Camilleri, scrittore, sceneggiatore e regista
Stefano
Rodotà, giurista, politico ed accademico
Renato
Accorinti, sindaco di Messina
Lorenza
Carlassare, costituzionalista
Vezio De
Lucia, urbanista
Luigi De
Magistris, sindaco di Napoli
Monica Di
Sisto, giornalista, campagna contro il TTIP
Anna Falcone,
avvocato, costituzionalista
Paolo Favilli,
storico
Carlo
Freccero, c.d.a RAI
Tomaso
Montanari, storico dell’arte, vicepresidente di Libertà e Giustizia
Olga Nassis,
presidente delle comunità greche in Italia
Moni Ovadia,
attore teatrale, drammaturgo, scrittore, compositore e cantante
Marco
Revelli, storico, sociologo e politologo
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