Il porto di
Salonicco ospita due nuove mostre che invitano a dialogare sui diritti umani -
"Un’ altra vita: Flussi umani/ Odissee sconosciute” (Museo di fotografia)
e “Il diritto di essere umani” (Magazzino
B1).
La prima mostra
raccoglie fotografie di fotografi premiati come Yannis Behrakis dell’ agenzia
Reuters, Louisa Gouliamaki dell’ AFP e Yannis Kolesidis dell’ Associated Press.
Attraverso le lenti dei loro obiettivi, i fotografi hanno seguito i percorsi
dei profughi dall’ isola di Lesbo fino ad Idomeni, al confine nord della
Grecia, ed Atene. La mostra, curata da Penelope Petsini e Iraklis Papaioannou
ed inaugurata nel maggio del 2016, è
stata prorogata proprio grazie al suo successo.
La seconda mostra -"Il diritto di essere umani" - si concentra
sull'idee dell'umanesimo e della giustizia sociale, ultimamente messi a dura
prova a livello internazionale. L'iniziativa propone opere di piu' di quaranta
artisti molto diversi, noti in vari campi dalla pittura alla fotografia,
alla scultura oppure alle arti visive.
Attraverso le loro opere, gli artisti commentano a loro modo lo stato di diritto
e nella mostra tentano di lanciare un dialogo su argomenti legati ai diritti
fondamentali, alla vita, alla libertà, alla dignità, o il diritto alla casa,
alla cultura etc.
La mostra inizia con opere fortemente "politicizzate": la
fotografia di Marine Le Pen sulla copertina dei
“Times”, dell’ artista Anastasis Stratakis, si trova vicino ad un video
di Angeliki Avgitidou, con una personale testimonianza sconvolgente fa
riflettere sulla xenofobia e sull'ascesa di tendenze nazionaliste. Altre opere
commentano argomenti quali la disuguaglianza della ricchezza ed i relativi
scontri sociali, il diritto alla casa e la sua perdita (quando parliamo per
esempio dei profughi che vivono temporaneamente ad Atene), il potere e la sua influenza sul destino dei
popoli, la ripartizione disuguale e casuale dei diritti a persone privilegiate
e meno fortunate, in base all' origine, genere, etnia elingua.
Tra le opere spicca per esempio
'Taking Stock III' di Konstantinos Stamatiou che , usando una tecnica
mista, si concentra sull'argomento 'ricchezza, in particolar modo sulla
remunerazione di vari C.E.O.
L'iniziativa è stata organizzata
grazie alla collaborazione tra il Centro d'Arte Contemporanea di Salonicco del
Museo Statale d'Arte Contemporanea, l’Istituto Goethe di Salonicco e la
Facoltà' di Belle Arti dell'Università Aristotele. La mostra, aperta ai
visitatori del porto fino al 28 febbraio, verra' poi ospitata anche dalla
compagnia telefonica greca (OTE) nella sede del centro di Salonicco, e dalla
sala espositiva dell'Istituto Goethe di Salonicco (dal 9 febbraio al 17 Marzo).
Il tutto grazie a due organizzatori d'eccezione- Thalia Vrachopoulos, dottore
di ricerca e docente d' arti visive alJohn Jay College of Criminal Justice
dell’ Università City di New York e Harry Savvopoulos, critico e storico d'arte
dell’Università Aristotele di Salonicco.
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