Ulteriori riforme a partire dal 2019. Le promette la
Grecia in cambio dello sblocco dei negoziati sul salvataggio del Paese.
L’accordo è stato raggiunto a Bruxelles tra il ministro delle Finanze greco
Euclides Tsakalotos e i quattro creditori internazionali (Commissione europea,
Banca Centrale europea, Meccanismo europeo di Stabilità e Fondo Monetario
Internazionale).
“Ci saranno dei cambiamenti – spiega il presidente
dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem – che ci allontaneranno forse
dall’austerità e metteranno più enfasi sulle riforme profonde; il che è stato
un elemento chiave per l’FMI”
Le nuove misure, probabilmente legate al mercato del
lavoro e al sistema di tassazione, dovrebbero consentire alla Grecia un avanzo
primario pari al 3,5% del PIL. Forse così anche il Fondo Monetario
internazionale potrebbe decidere di partecipare finanziariamente al terzo
salvataggio
“Abbiamo ancora bisogno di ridurre le differenze – ha
precisato Pierre Moscovici, Commissario europeo per gli Affari Economici e
Finanziari – in termini di proiezioni di bilancio e abbiamo ancora bisogno di
un accordo su tutti i dettagli del pacchetto di politiche per concludere la
seconda revisione”.
Gli ispettori delle istituzioni arriveranno ad Atene la
prossima settimana. In quell’occasione sarà effettuata la seconda revisione dei
conti che dovrebbe sbloccare una nuova tranche di aiuti.
Qui il video:
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