Πέμπτη 23 Φεβρουαρίου 2017

Grecia, mentre il governo tratta con i creditori è rivolta contro la legge che toglie la pensione a chi ha debiti fiscali

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Su 75mila liberi professionisti pende la spada di Damocle della legge Katseli, in base alla quale coloro che hanno pendenze con l'erario si vedono tagliare l'assegno previdenziale e l'assistenza sanitaria e rischiano il pignoramento della casa.

Moltissimi si sono rivolti ai tribunali, ma anche se il giudice dimezza o dilaziona il loro debito comunque scatta il blocco del reddito

Non bastavano il gennaio nero sul fronte dei dati sull’occupazione e l’ennesima trattativa con i creditori internazionali della troika, che porta in grembo nuove misure lacrime e sangue. Ci si è messa anche una legge che, seppur comprensibile nelle intenzioni, fa molta confusione alla voce welfare e lascia lavoratori senza copertura sanitaria e assegno pensionistico, per una serie di cavilli e procedure burocratiche che da due anni il governo Tsipras non risolve.

Accanto ai “malati” storici della crisi greca, ecco i pensionati dell’ente previdenziale Oaee che rischiano di perdere la pensione, la previdenza e anche la loro assistenza sanitaria per via della legge Katseli (n.4336/2015), una norma che prevede il taglio della pensione per chi ha pendenze con l’erario perché non ha pagato tutte le tasse dovute. Più di 75mila liberi professionisti hanno sulla propria testa questa spada di Damocle: se non onoreranno il debito si vedranno tagliata la pensione e l‘assistenza sanitaria e rischiano il pignoramento della casa. La legge, altamente controversa, sta alimentando il dibattito e le proteste in tutta la Grecia. Moltissimi infatti sono i lavoratori che si sono rivolti alla giustizia contro pronunce che tolgono loro molti diritti, ma la burocrazia e i cavilli della pachidermica giustizia amministrativa ellenica complicano maledettamente anche i casi più elementari.

di Francesco De Palo




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