Il Festival del Documentario di Salonicco, che dà il via alla sua 19a
edizione, e Documenta 14, una delle mostre europee più importanti di arte
contemporanea, propongono una serie di proiezioni omaggio agli importanti registi
Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi.
L’iniziativa mira a far conoscere al pubblico greco di Salonicco l’opera di
due pionieri italiani, maestri della sperimentazione che hanno contribuito a
ridefire il genere documentario, poco prima della presentazione dei loro film
ad Atene, nel quadro di Documenta 14.
Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, entrambi nati nel 1942, sono due
artisti visivi che lavorano utilizzando il cinema come punto di partenza per
una riflessione a tutto campo sull’uso delle immagini e sulla loro intrinseca
ambivalenza. In effetti, i due cineasti hanno potuto costruire il loro
approccio cinematografico a partire dalla rivisitazione di archivi visivi.
Attraverso un dispositivo di loro invenzione, la “camera analitica”, i
fotogrammi delle vecchie pellicole vengono riproiettati manualmente,
rifotografati e rimontati realizzando nuove narrazioni di grande potenza
evocativa sui grandi temi della storia del XX e del XXI secolo, quali la
violenza coloniale, le grandi guerre, le migrazioni e l’esilio, visti
attraverso gli occhi delle moltitudini anonime.
Il tributo alla coppia armeno-romagnola, che fa parte della sezione “Film
Forward” del Festival, comprende cinque documentari :
• Notturno (1997), un’allegoria di violenza e dolore che giustappone
immagini della ex-Jugoslavia e materiale proveniente dalla prima guerra
mondiale.
• Inventario balcanico (2000), un film costruito attraverso filmati privati
girati tra gli anni ’20 e ’40. “L'accumulazione delle immagini della catastrofe
umana e ambientale provenienti dalla ex-Jugoslavia conmateriali ed immagini,
testimonianze che recuperano i valori vitali preesistenti che non potevano non
esservi. Registrazioni della vita ‘così come era’. Materiali per un film che
celebri la vita prima dei conflitti e delle divisioni. La storia vista dal
privato, dalla vita intima, partendo dal ‘baso’, dal minimo, dal dettaglio.
Anni '20 - '30 - '40. Un lavoro di analisi, su formati desueti, non più proiettabili,
per rendere indistruttibile la memoria racchiusa nelle immagini ritrovate,
girate da amatori, viaggiatori, soldati nazisti dei Balcani”, secondo la
dichiarazione degli autori.
• Immagini dell’Oriente: turismo da vandali (2001), un’analisi sensibile
sia dell’iconografia del turismo e dell’esotico che dei poteri del cinema. I
due cineasti svelano il discorso del potere coloniale, il vandalismo borghese,
e restituiscono agli esseri filmati i corpi, i visi, i gesti, di cui la
macchina da presa turista non voleva fare che delle cartoline.
• Oh ! uomo (2004). Parte di una trilogia che include anche
"Prigionieri della guerra 1914-18" e "Su tutte le vette è
pace", questo film espone le ferite e le mutilazioni subite da soldati e
civili durante la prima guerra mondiale.
• Pays barbare (2013), un magnifico documentario, significativo e rigoroso,
sul colonialismo italiano. Il film racconta una delle pagine più buie della
storia d’Italia, la guerra d’Africa, che portò alla conquista sanguinosa
dell’Etiopia negli anni ’30.
Le proiezioni si terranno presso lo storico cinema “Olympion” e le quattro
sale del porto della città di Salonicco dal 3 al 12 marzo 2017.
A proposito di Documenta 14 …
Nel 2017 Documenta – giunta alla quattordicesima edizione – festeggia
sessant’anni di storia. E, per la prima volta dal 1955, la famosa rassegna
d’arte pluriennale varcherà i confini tedeschi, con una sede stabilita ad
Atene. In effetti, per la prima volta nella sua storia, Documenta si divide fra Atene (8 aprile – 16 luglio
2017) e Kassel (10 giugno – 17 settembre 2017).
L’obiettivo di questa iniziativa è quello di contrastare le crisi europee
tra Germania e Grecia, allo scopo anche di unire popoli ed idee e dare uno
slancio alle attività culturali, turistiche e politiche di una Grecia sempre
più in difficoltà. Il titolo della 14a edizione della rassegna è infatti
“dOCUMENTA 14: Learning from Athens”.
Gli organizzatori di Documenta si dicono pronti a mettere in discussione –
“anche se solo temporaneamente” – il ruolo privilegiato di ospite unico di
Kassel. “Le linee di pensiero dietro questa decisione sono molteplici”,
sottolinea il direttore artistico Adam Szymczyk. “E hanno a che fare con
l’attuale situazione sociale e politica sia in Europa che nel mondo, che spesso
guida l’azione artistica. Indicando la necessità di incarnare con Documenta 14
la tensione palpabile tra il Nord e il Sud come si riflette nella produzione
culturale contemporanea”.
Per di piu’, quest’anno la famosa rassegna si allea con una compagnia
aerea: Aegean Airlines ha annunciato l’intenzione di programmare due voli
diretti settimanali tra le due città – da aprile 2017 – per agevolare i viaggi
dei visitatori di Documenta 14.
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