I ministri delle
finanze riuniti a Bruxelles stanno tentando di trovare una soluzione
sull’accordo per l’ultima tranche, in ordine di tempo, degli aiuti da destinare
alla Grecia.
Quello che si
avrà, con ogni probabilità, potrebbe essere solo un pre-accordo politico in
vista dell’incontro di tra la Germania e il Fmi. Infatti
quest’ultimo da tempo minaccia di abbandonare il tavolo delle trattative con
Atene dal momento che ha sempre definito ingestibile e insostenibile sia le
riforme imposte alla nazione ellenica, sia il debito che il governo greco è
chiamato a sanare. Non solo, ma anche i target su Pil e surplus previsti per
Atene e i parametri usati per misurarli, secondo l’organizzazione guidata da
Christine Lagarde, sarebbero estremamente ottimisti arrivando addirittura alla
soglia dell’utopia. a prova a convincere il fondo monetario internazionale a
restare al tavolo per il salvataggio della Grecia.
Da parte sua, la
Germania chiede la permanenza nel club dei creditori, proprio del Fmi dal momento che un soggetto internazionale è
visto come simbolo di garanzia , un simbolo che rassicura il Parlamento
tedesco, primo a dover dare il nulla osta alla concessione, da parte dello
stato tedesco, ai futuri finanziamenti per Atene.
In altre parole:
da un lato il Fmi vorrebbe andarsene perchè ritiene la situazione greca, a meno
di un taglio cospicuo del debito, come assolutamente insostenibile, dall’altro
Berlino la frena altrimenti la Bundestag, senza il Fmi, non darà il permesso
per dare soldi alla Grecia, il che creerebbe una gravissima crisi per
l’eurozona.
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