Scritto da Paolo Falliro
Mentre Bruxelles chiede ad Atene altrisacrifici, con misure e tagli alle pensioni, sono i numeri a fotografare, meglio di analisti ed economisti, il reale stato delle cose inGrecia. Gennaio 2017 ha fatto segnare lapeggiore performance degli ultimi 16 anni per quanto riguarda il numero di posti di lavoro.
Gennaio, vero e proprio mese nero per l'occupazione ellenica. Quasi 30mila sono i posti di lavoro persi nei settori della vendita al dettaglio, nella ristorazione, nel comparto alberghiero, con aumento di 17.000 disoccupati, di cui il 53.87% sono disoccupati di lunga durata.
In particolare, il saldo assunzioni-licenziamenti è stato negativo per 29.817 posti di lavoro, secondo i dati ufficiali. Il Dipartimento del Lavoro si difende: da sempre il mese di gennaio presenta un saldo negativo a partire dal 2001 fino ad oggi. Ma ciò non aiuta a ingoiare la pillola, anche per il peculiare meccanismo che aggancia i senza lavoro alla sfera dei diritti sociali.
I disoccupati in Grecia sono automaticamente esclusi dalla previdenza sociale, ad oggi se ne contano un quarto della popolazione complessiva, con punta drammatiche fra gli under 30 dove i numeri dei senza lavoro sono strutturalmente preoccupanti.
http://www.mondogreco.net/notizie/economia/919-il-gennaio-nero-per-il-lavoro-in-grecia-persi-altri-30mila-posti.html#.WK0v9iuUf_m
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