Anche l'Eni interessata alle evoluzioni del caso Cipro, con la partita del gas da giocare. Si apre a Ginevra la Conferenza sulla riunificazione di Cipro, l'isola che dal '74 èoccupata per metà da truppe turche a nord, mentre lo Stato a sud è membro dell'Ue. Forte il sostegno di Bruxelles alla riunificazione.
Il nodo è la percentuale dei territori da ripartire e le pretese sul gas presente copioso nelle acque. Ai turchi verrà concesso il 28,2% (fino a un massimo del 29,2%) ma Ankara chiede di più. Per la prima volta dal '74 si registra uno scambio di mappe (ve ne sono 7 alternative che saranno oggetto di negoziato), che sono custodite dall'Onu come garanzia.
Eni partecipa alla torta del giacimento Afrodite tramite un consorzio con la sudcoreana KoGas (contratto con Cipro per l'esplorazione di tre blocchi offshore).
Oltre al presidente cipriota Nikos Anastasiadīs, e al leader turco-cipriota Mustafa Akinci sono presenti altissimi esponenti delle potenze garanti dell'isola (Grecia, Turchia e Regno Unito).
I ministri degli Esteri della Turchia Mevlut Cavusoglu, della Grecia Nikos Kotzias, e del Regno Unito Boris Johnson, accanto alla delegazione Ue, con il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker e l'Alto Rappresentante dell'UE per gli affari esteri Federica Mogherini.
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