Κυριακή 22 Ιανουαρίου 2017

Isola di Dia - Creta

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Dia [Δία o Ντία] è un'isola disabitata distante circa 6 miglia nautiche (10 km) a nord di Iraklio, capoluogo di Creta, Grecia.
Senza alcun dubbio, Dia è un piccolo paradiso di mare, ancora poco conosciuto tra le persone che vengono in vacanza sull'isola di Creta.
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L'isola di Dia nella mitologia greca

Dia [Δία o Ντία] è un'isola disabitata distante circa 6 miglia nautiche (10 km) a nord di Iraklio. La mitologia racconta che Zeus, osservando dall'alto dell'Olimpo Creta, la sua terra natia, vide i Cretesi cacciare le capre kri kri, figlie della capra-ninfa Amaltea che lo allattò quando fu nascosto nella Grotta Dittea. Si adirò tanto da volere la morte di tutti i Cretesi: scagliò una saetta in mare che si trasformò in un enorme mostro a forma di lucertola. Solo Poseidone, dio del mare, riuscì a farlo desistere dal suo progetto di morte. Così Zeus prese due enormi fette di pane e le gettò in mare. Quando la lucertola si precipitò a mangiarle, Zeus scagliò un'altra saetta: il mostro si pietrificò e divenne l'isola di Dia. Anche le fette di pane furono colpite e pietrificate diventando i vicini isolotti Paximadi (nome del pane biscottato tipico di Creta) e Petalidi. In un altro episodio del mito, Teseo, dopo aver ucciso il Minotauro nel labirinto di Cnosso, fuggendo assieme ad Arianna, raggiunse Dia come primo luogo ove nascondersi.
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Morfologia e dimensioni dell'isola di Dia

Gran parte della costa di Dia è composta da scogliere alte oltre 50 m, ma la costa sud offre spazio a quattro piccole baie. Nella baia di Agios Georgios, porticciolo dell'isola, ci sono i resti di un piccolo insediamento minoico.
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 Tra il 1974 e il 1976 l'esploratore Jacques-Yves Cousteau, durante le sue ricerche del mitico continente di Atlantide, ritrovò alcuni relitti e alcune rocce rettangolari che facevano parte di una diga. Cousteau suppose che a Dia ci fosse un importante porto dell'isola di Creta, distrutto in seguito all'eruzione del vulcano di Santorini, nel 1450 a.C. Dia ha una superficie di circa 12 kmq, con dimensioni massime 5x4 km, ed è un sito inserito nel progetto europeo Natura 2000, in quanto luogo popolato da alcune specie in via d'estinzione: la lumaca albinaria, la lucertola di Erhard, il coniglio selvatico oryctolagus cuniculus e il falco della Regina, in Grecia presente per l'80% dell'intera specie esistente; nel mare, invece, si avvistano spesso le foche monache.

Le spiagge di Dia

Le spiagge dell'isola di Dia sono tutte incantevoli, ben riparate dal vento e bagnate da un mare cristallino pieno di colori. Nessuna è attrezzata ed è raro trovare ombra, dunque è meglio premunirsi prima di arrivare. La più conosciuta e frequentata (Dia è poco conosciuta dai turisti, così non troverete mai folla) è quella della baia di Agios Georgios, dove si trova il porticciolo e la piccola taverna. 

Dove dormire a Dia

Non esistono alberghi, studios o altri alloggi sull'isola ed essendo una zona protetta, non è possibile campeggiare: dunque non è possibile soggiornare a Dia. In realtà, oltre alla taverna del porto, ci sono altre due strutture sull'isola, raggiungibili tramite un piccolo sentiero. una è la chiesetta di Analipsi, l'altra è un piccolo rifugio. Sebbene non sia fornito di elettricità, è possibile dormire all'interno del rifugio. Per informazioni ed eventuali richieste bisogna rivolgersi all'Ufficio dell'Autorità Portuale di Iraklio (tel. +30-2810338126).

Come arrivare a Dia da Creta

Non esiste un servizio di traghetti che collega Dia a Creta e alle altre isole greche. Se non avete una barca è possibile raggiungere Dia con le barche delle escursioni giornaliere che partono dal porto di Iraklio, da Agia Pelagia, da Gouves e da Hersonissos.
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