Δευτέρα 23 Ιανουαρίου 2017

Grecia, Macedonia centrale pensa a 'Thessalonikon valley'

Governatore Tzitzikostas, per sviluppo creiamo polo tecnologico

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Un polo della ricerca e della tecnologia che sorga a Salonicco e dintorni e che faccia da volano per sviluppo ed occupazione dell'intera regione greca della Macedonia centrale. E' quello a cui punta Apostolos Tzitzikostas, governatore della 'Kentriki Makedonia', che però non vuole si chiami 'nuova Silicon Valley'. "Piuttosto, una Thessalonikon Valley", dice ad ANSAmed ai margini di una presentazione dell'offerta turistica regionale all'ambasciata di Grecia a Roma.

"Noi abbiamo tre pilastri per la nostra economia e lo sviluppo - spiega - il primo è il turismo, il secondo la produzione agricola e il terzo sono le nuove tecnologie. Noi vogliamo creare un distretto che sviluppi questo settore.

Abbiamo molte importanti università e centri di ricerche, nonché aziende ad alta tecnologia, alcune delle quali producono anche per la Nasa. Chiediamo quindi al governo incentivi per questo progetto, se ci saranno, avremo dei risultati importanti per l'economia della Macedonia centrale. Tra regioni e governo centrale ci dev'essere collaborazione, non ha importanza chi sta al governo. Se invece il governo mette ostacoli, noi aumenteremo la pressione".

Tzitzikostas ricorda che la Macedonia Centrale "è la più grande regione della Grecia, con molti progetti per lo sviluppo e tante potenzialità. Il problema principale è la disoccupazione, in particolare dei giovani. Da noi la crisi non è cominciata in questi ultimi anni, ma negli anni Novanta, quando molte aziende si sono spostate a nord dei nostri confini (in Bulgaria, soprattutto, ndr). Poi c'è il nodo dell'immigrazione: ospitiamo circa il 50% dei migranti e profughi attualmente in Grecia, in tutte le sette province della nostra regione". Il governatore ricorda come la Macedonia Centrale sia virtuosa nell'attrarre i finanziamenti europei allo sviluppo: 2 miliardi di euro negli ultimi 5 anni, e 5 miliardi per i prossimi 5.

Il governatore, parlando del turismo, sottolinea come la regione "che ha legami antichi e in ogni ambito con l'Italia" sia aperta "12 mesi all'anno, con il turismo per tutti: religioso, culturale, per giovani e per le famiglie, con mare e montagne", turismo per il quale - sottolinea - è strategico aprire "una nuova pagina" l'aeroporto di Salonicco, che dovrebbe essere ampliato e rinnovato sotto la nuova gestione della tedesca Fraport (dal 2016).

Infine una battuta sull'annosa disputa sul nome della ex repubblica jusgoslava di Macedonia. "La posizione della greca è nota e solida. Tocca a Skopje trovare una soluzione sul nome che soddisfi tutti. Perché in assenza di una soluzione non potranno entrare nella Ue o nella Nato, la Grecia non lo permetterà".

(di Patrizio Nissirio) 




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