L’attività sismica in Italia centrale non si ferma, con decine di scosse registrate anche oggi soprattutto nell’area interessata dalle forti scosse del 18 gennaio. In Europa intanto, l’attività sismica non si ferma. In Grecia e Turchia, come accade abitualmente, la maggior parte dei terremoti. Fra questi comunque soltanto uno ha avuto magnitudo superiore a 4.0: un sisma registrato questa mattina nel Mediterraneo, al largo dell’isola di Creta. Un altro terremoto è stato registrato in Grecia nella mattinata, anche stavolta in mare, al largo della costa occidentale: la sua magnitudo, 3.4. Rimanendo ad est, in Romania un terremoto di magnitudo locale 2.9 è stato registrato nell’area dei Monti Carpazi.
Continuando verso ovest, i terremoti sono stati registrati come sempre nelle aree caratterizzate da maggior attività tettonica. A parte quelli nell’Italia centrale, un terremoto profondo è stato registrato nel Mar Tirreno meridionale, ed un altro (magnitudo 3.3) sulle Alpi, in Austria, al confine con l’Italia.
Sempre stamattina un terremoto magnitudo 3.0 è stato registrato sui Pirenei, sul lato francese, non lontano da Pau. Sono tutte aree sismiche, dove complessi movimenti tettonici causano da milioni di anni eventi sismici. Come sempre il problema è la convivenza fra esseri umani e terremoti e la nostra capacità di far fronte a questi fenomeni da sempre esistiti, senza subire gravi danni.
Per approfondire http://www.meteoweb.eu/foto/terremoti-europa-tante-scosse-dalla-grecia-ai-pirenei-mappe/id/839998/#rlCvXWEmmMzhPypj.99
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