Contro il razzismo, contro la guerra, contro Donald Trump ma più in generale contro la politica estera statunitense. Un’importante manifestazione di protesta organizzata ad Atene in occasione della visita del Presidente Barack Obama è degenerata in duri scontri tra forze dell’ordine e gruppi antagonisti.
C’erano oltre 7.000 persone nel centro della capitale ellenica, nella zona circostante Piazza Syntagma. La situazione è degenerata quando gruppi di manifestanti hanno cercato di raggiungere il Parlamento e l’ambasciata statunitense.
“La politica degli Stati Uniti è deleteria per i cittadini. Sono responsabili della primavera araba, di tutte le guerre di questi anni, dell’intervento in Siria. Gli interessa soltanto il petrolio e se ne fregano della gente” dice Vaso Vlachou, 58 anni, in strada per manifestare.
Particolarmente delicata la tempistica della visita di Obama, ultimo tour europeo per il Presidente democratico in carica, a due giorni dall’anniversario della repressione della rivolta del Politecnico, nel 1973. L’intervento delle forze dell’ordine dell’allora giunta militare, appoggiata dagli Stati Uniti, costò la vita a 24 persone.
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