Κυριακή 20 Νοεμβρίου 2016

Ultimo viaggio di Obama in Europa. L’austerità da sola non porta prosperità. Prima tappa la Grecia


Obama ha voluto tranquillizzare Tsipras, assicurando che per gli Usa rimane “importante” aiutare la Grecia a superare la crisi. “Chiediamo ai creditori di aiutare la Grecia nella strada della ripresa – ha proseguito il presidente americano -. La Grecia ha bisogno dello spazio necessario per riprendere a crescere e a creare posti di lavoro”.

Agenpress – Un’Europa “forte, prospera e unita” è “non soltanto un bene per i popoli europei ma anche per il mondo, ed è un bene per gli Stati Uniti”, così come la Nato è “assolutamente vitale” per Washington, poiché i rapporti tra le due sponde dell’Atlantico “costituiscono la pietra angolare della sicurezza e della prosperità comuni”.  Così Barack Obama, incontrando oggi l’omologo greco Prokopis Pavlopoulos nel corso della prima tappa della sua ultima missione all’estero, che proseguirà domani con la partenza per la Germania e si concluderà a Lima, in Perù, dove dal 18 al 20 novembre è in programma il 28mo vertice dell’Apec, il Forum per la Cooperazione Economica Asia-Pacifico.
“L’austerità da sola non porta prosperità”, riporta il quotidiano greco Kathimerini. “Non possiamo continuare a guardare solo all’austerity come strategia”, ha detto il capo della Casa Bianca in conferenza stampa con il premier greco Alexis Tsipras. La strada migliore è combinare il consolidamento di bilancio con una strategia di crescita: “Serve un’agenda per la crescita”, ha detto il presidente uscente, sottolineando che se si taglia solo la spesa l’economia si contrae. “Gli Stati Uniti si sono ripresi” dalla crisi “più velocemente e meglio di buona parte dell’Ue”, ha detto ancora Obama, in riferimento alle politiche attuate dalla sua amministrazione.
“Rabbia, frustrazione e diseguaglianze economiche e sociali generano i populismi  la lezione che ho tratto è che prima affrontiamo queste diseguaglianze e queste paure per il futuro e meno si alimentano i populismi”. “L’agenda dei miei otto anni alla Casa Bianca era mirata proprio ad affrontare le paure, le ansie dei cittadini americani dopo una lunga crisi – ha proseguito – proprio quelle ansie che hanno alimentato il fenomeno Donald Trump e che i repubblicani in Congresso spesso non mi hanno aiutato ad affrontare”. Anche se, ha sottolineato il leader Usa, “la vittoria di Trump non è la Brexit, ci sono delle differenze”.
Obama ha voluto tranquillizzare Tsipras, assicurando che per gli Usa rimane “importante” aiutare la Grecia a superare la crisi. “Chiediamo ai creditori di aiutare la Grecia nella strada della ripresa – ha proseguito il presidente americano -. La Grecia ha bisogno dello spazio necessario per riprendere a crescere e a creare posti di lavoro”.
Incontrando il presidente Pavlopoulos, Obama aveva in precedenza sottolineato come un’Europa forte e unita è “non soltanto un bene per i popoli europei ma anche per il mondo, ed è un bene per gli Stati Uniti”. Alla stessa maniera – ha aggiunto – la Nato è “assolutamente vitale” per Washington, poiché i rapporti tra le due sponde dell’Atlantico “costituiscono la pietra angolare della sicurezza e della prosperità comuni”.
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