Il mito è stato lo strumento con cui i Sapienti del passato, custodi del Sapere, hanno protetto la Saggezza Primordiale affinché potesse giungere nelle mani dei posteri più audaci. Attraverso il profondo linguaggio simbolico, con cui è costruita la leggenda mitologica, si possono ritrovare i frammenti di un insegnamento profondo ed immortale. Nell'antica Grecia più che mai, la mitologia, ha acquisito un ruolo rilevante.
Fra le innumerevoli storie che narrano di vicende, le più disparate, che si intrecciano, rinforzandosi e perfino contraddicendosi fra le varie versioni, suona un motivetto ripetitivo: l'Uomo e la Donna sono come il Re e la Regina di un antico regno, spodestati dal loro trono, e costretti a vagare per il mondo nell'oblio della loro dignità regale. Non per questo, però, essi si possono arrendere. L'immagine che portano nel profondo della propria coscienza, è l'immagine di Luce della divinità, ma essa si rivelerà, nel suo splendore, solamente a chi ne sarà degno. Gli Eroi, che i Greci menzionano, erano personaggi spesso contraddittori e sempre messi alla prova nel loro cammino, ma quello che li contraddistingueva dal resto della comunità, era la loro caparbietà nella ricerca di questa loro più intima natura, l'instancabile forza e la profonda umiltà davanti alle spossanti prove che si trovavano a fronteggiare.
I protagonisti di queste avventure, che ci fanno ancora oggi sognare, non devono essere intesi come i personaggi di una fiaba piacevole che serve solamente per trascorrere dei minuti spensierati, ma devono invece ispirare in noi, oggi come allora, lo spirito dell'auto-superamento e della tenacia che supera ogni ostacolo.
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