"La novità di quest'anno sui traffici commerciali nel Mediterraneo è che la forza della Cina si sta manifestando in tutta la sua veemenza. Basti pensare agli investimenti sul porto del Pireo, e su tanti altri scali che hanno l'obiettivo di avvicinare la via della seta al mediterraneo". Così, Paolo Scudieri, presidente di Srm, a margine della presentazione del Sesto Rapporto Annuale su “Le relazioni economiche tra l’Italia e il Mediterraneo”,
presso la Sala delle Assemblee del Banco di Napoli. Al centro del focus sull'Interscambio commerciale, il ruolo dell’Unione europea nel Mediterraneo e l’impatto delle strategie della Cina nell’Area Med e del Golfo. "È importante avere infrastrutture adeguate - riprende Scudieri -, ma noi guardiamo in senso più ampio a tutti gli investimenti fatti in Marocco, in Algeria, in Israele su porti perfettamente attrezzati. Se allarghiamo lo sguardo ad Abu Dhabi e agli Emirati Arabi Uniti, capiamo come sempre di più ci si muove su un fattore marittimo". "Il rapporto - spiega Massimo Deandreis, Direttore Generale di Srm - mette in risalto il crescente ruolo della Cina nel Mediterraneo, che può essere un elemento importante non solo per i porti del Sud, ma anche per le esportazioni del Mezzogiorno. La Cina ha un Pil complessivo simile a quello dell'area euro, circa 10mila miliardi di euro. Un paese che sta cambiando la sua economia e non è più solo orientato all'export: sta crescendo anche la domanda interna. Questo comporterà un aumento delle importazioni, che significa opportunità nuove per le imprese italiane che hanno un'alta gamma di qualità e vanno su un segmento di mercato elevato che loro non riescono ancora a coprire".
"I cinesi sono grandi attori nel settore, tra le principali aziende di shipping al mondo c'e la Cosco che ha 1114 navi e il controllo diretto dei principali terminal sulla rotta verso il Mediterraneo come nel Golfo degli emirati dove hanno il 20% di Port Said, che è lo sbocco sul Mar Mediterraneo del Canale di Suez, il controllo totale del porto del Pireo in Grecia, e altri diversi terminal. Hanno appena firmato un accordo per il porto di Vado Ligure, vicino Savona-Genova nell'alto Tirreno. Hanno una capacità di fuoco importante e agganciare questo flusso significa creare opportunità per l'Italia e soprattutto per il mezzogiorno", ha aggiunto.
(ITALPRESS).
presso la Sala delle Assemblee del Banco di Napoli. Al centro del focus sull'Interscambio commerciale, il ruolo dell’Unione europea nel Mediterraneo e l’impatto delle strategie della Cina nell’Area Med e del Golfo. "È importante avere infrastrutture adeguate - riprende Scudieri -, ma noi guardiamo in senso più ampio a tutti gli investimenti fatti in Marocco, in Algeria, in Israele su porti perfettamente attrezzati. Se allarghiamo lo sguardo ad Abu Dhabi e agli Emirati Arabi Uniti, capiamo come sempre di più ci si muove su un fattore marittimo". "Il rapporto - spiega Massimo Deandreis, Direttore Generale di Srm - mette in risalto il crescente ruolo della Cina nel Mediterraneo, che può essere un elemento importante non solo per i porti del Sud, ma anche per le esportazioni del Mezzogiorno. La Cina ha un Pil complessivo simile a quello dell'area euro, circa 10mila miliardi di euro. Un paese che sta cambiando la sua economia e non è più solo orientato all'export: sta crescendo anche la domanda interna. Questo comporterà un aumento delle importazioni, che significa opportunità nuove per le imprese italiane che hanno un'alta gamma di qualità e vanno su un segmento di mercato elevato che loro non riescono ancora a coprire".
"I cinesi sono grandi attori nel settore, tra le principali aziende di shipping al mondo c'e la Cosco che ha 1114 navi e il controllo diretto dei principali terminal sulla rotta verso il Mediterraneo come nel Golfo degli emirati dove hanno il 20% di Port Said, che è lo sbocco sul Mar Mediterraneo del Canale di Suez, il controllo totale del porto del Pireo in Grecia, e altri diversi terminal. Hanno appena firmato un accordo per il porto di Vado Ligure, vicino Savona-Genova nell'alto Tirreno. Hanno una capacità di fuoco importante e agganciare questo flusso significa creare opportunità per l'Italia e soprattutto per il mezzogiorno", ha aggiunto.
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