Πέμπτη 17 Νοεμβρίου 2016

Grecia, Alba Dorata esulta per Trump presidente: "Manderà a casa migliaia di immigrati illegali"

Grecia, Alba Dorata esulta per Trump presidente: "Manderà a casa migliaia di immigrati illegali"Ilias Kasidiaris, portavoce della destra ultranazionalista, terzo partito del Paese, ora sotto processo per l'omicidio del rapper Fyssas: "Così faremo anche noi quando saremo al governo"
 Donald Trump alla Casa Bianca è solo il primo passo.
"Le forze che combattono la globalizzazione e vogliono stati etnicamente puri stanno vincendo in tutto il mondo. Ora toccherà ai nazionalisti in Austria, poi a Marine Le Pen in Francia, quindi a noi in Grecia". Ilias Kasidiaris - come sua tradizione - non usa il guanto di velluto. Portavoce (e numero due) di Alba Dorata, è sotto processo per associazione a delinquere per l'omicidio del rapper Pavlos Fyssas. Il suo partito però è stato l'unico in Grecia a sostenere in tempi non sospetti il vincitore delle elezioni Usa e ora passa all'incasso. "Il vento che soffia negli Stati Uniti arriverà in Europa - dice -. Ha vinto un presidente patriota. Gli americani, come i greci, vogliono sentirsi padroni e non ospiti a casa loro. Trump manderà a casa migliaia di immigrati illegali. E così faremo noi quando saremo al governo".
 
Qui nella sede ateniese di "Chrysi Avgi" in Leoforos Mesogeion, tra simil-svastiche appese alle pareti e parafernalia di lontano eco nazista in ogni angolo, batte il cuore del trumpismo più demagogico e bianco-suprematista. Quello che non concede nemmeno l'onore delle armi all'avversario sconfitto. Un esempio? Basta chiedere di Barack Obama, in Grecia in queste ore per un'ultima visita di Stato. "Con che ruolo è qui? - attacca Kasidiaris -  Come turista? Come portatore di un nuovo piano di austerità? O in qualità di Hussein Obama, capofila di una nuova ondata di migranti?".
 
Gli stessi slogan ripetuti all'infinito e i medesimi riferimenti geopolitici (Mosca segue con attenzione il fenomeno Alba Dorata) non sono per fortuna garanzia di successo in ogni angolo del mondo. La ricetta di Trump ha fatto presa in America, Marine Le Pen è un serio candidato alle presidenziali francesi. Ma Chrysi Avgi, forse proprio complice l'immagine violenta e nazionalistica, non è ancora riuscita a sfondare nelle urne in Grecia, malgrado sei anni di crisi economica e il fallimento dei vecchi partiti come Pasok e Nd. Il malcontento ha premiato Syriza: Alexis Tsipras, malgrado una certa disinvoltura ideologica, ha ancora saldamente in pugno il paese. E i sondaggi, per quel che valgono, non segnalano smottamenti clamorosi verso l'ultradestra di Kasidiaris. Alba Dorata è il terzo partito del paese, alle ultime elezioni ha conquistato il 6,3% e 17 parlamentari. E i dati più recenti valutano il suo consenso al 9%. Tanto, ma non abbastanza per ambire a governare.
 
La timida ripresa del pil ellenico e la possibilità che Tsipras incassi presto un taglio del debito rischiano oltretutto di disinnescare parte del malessere economico cavalcato fino ad oggi dall'ultradestra ellenica. Non a caso la bandiera è ora quella della lotta all'immigrazione. L'Europa ha chiuso il corridoio balcanico bloccando in Grecia oltre 60mila migranti. Un centinaio di persone al giorno continuano a sbarcare sulle isole dove le presenze di migranti sono doppie rispetto ai posti disponibili: a Lesbo ci sono 6.154 persone, 4.144 a Chios, 2.686 a Samos, 2.004 a Kos. I campi profughi (su quelli di Salonicco sta nevicando in queste ore) sono teatro di proteste e incidenti anche a causa della lentezza delle procedure di richiesta asilo. E Alba Dorata continua a soffiare sul fuoco del malcontento razziale per mietere consensi. "Gli equilibri geo-politici del mondo stanno cambiando - conclude Kasidiaris-, Il nostro momento è vicino". E con l'America di Trump da una parte e la Russia di Putin dall'altra, i nazionalisti greci non si sentiranno certo soli.

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