La rassegna che si basa sui testi greci e classici al Teatro Erba
MAURA SESIA, 1 ottobre 2018
Il nostro teatro ha radici greche e latine. Se ne ricorda
Torino Spettacoli che presenta da oggi a fine ottobre la XX edizione del
“Festival di Cultura Classica” al Teatro Erba. Ideatori erano stati Germana
Erba e Pierpaolo Fornaro, mentre del progetto artistico si era occupata con
passione Adriana Innocenti. Rendendo omaggio a queste personalità,
l’appuntamento inaugurale è dedicato alla poesia arcaica, a più di 2500 dalla
stesura di versi di grande modernità. Oggi alle 21, con Piero Nuti e Luciano
Caratto, si propone il reading “Ciò che uno ama, poeti lirici dell’antica
Grecia in scena” a ingresso libero su prenotazione. Gli altri undici titoli
comprendono commedie antiche, tragedie, riscritture di temi classici,
messinscene di processi latini. Domani alle 21 Marco Viecca e Daniela Placci
incarnano “Antigone” di Vittorio Alfieri, prodotto dalla Fondazione Gabriele
Accornazzo per il Teatro. Un testo dove si contrappongono la stringente ragione
di stato e il pensiero individuale, a discapito del sentimento, sacrificato per
il bene della città. Di tutt’altra materia è “La commedia delle tre dracme”,
ennesimo allestimento da Tito Maccio Plauto concepito dal team Gian Mesturino e
Girolamo Angione, sul palco dal 5 all’8 e dal 12 al 15 ottobre. Una pièce
divertente e ariosa, con coreografie e canti, dove uno spendaccione è salvato
da se stesso grazie all’intervento di un amico di famiglia. Aggrovigliati e
paradossali intrecci si sciolgono nello scontato lieto fine.
Da tempo Piero Nuti coltiva il genere giudiziario, cioè
recita i testi dell’avvocato Cicerone. Lunedì 8 ottobre alle 21 Nuti si cimenta
con “Processo a un seduttore” dal “Pro Caelio”; il 18 e 19 ottobre sarà la
volta de “Il coraggio fa 90! (Pro Milone)”, un dibattimento difficile che
Cicerone dovette affrontare con inventiva e tenacia; lunedì 15 ottobre Nuti, Elia
Tedesco e Giovanni Gibbin interpreteranno il Cicerone oratore de “L’arte di
saper invecchiare”. Tra le rivisitazioni è curiosa “Maruzza Musumeci” di
Lunaria Teatro, il 10 e 11 ottobre alle ore 21. Ispirato all’omonimo racconto
di Andrea Camilleri e impersonato da Pietro Montandon con la regia di Daniela
Ardini, è la storia di un uomo che torna dall’America per coltivare la sua
terra; è follemente innamorato di una donna dalla voce sublime, come quella di
una sirena, mentre nel protagonista si intravvedono le fattezzedi un coevo
Ulisse.
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