Atene, 05 ott 15:15 - (Agenzia Nova) - La Grecia sta
diventando “un'oasi di stabilità” nel Mediterraneo e in tutta la regione dei
Balcani. Lo ha affermato il ministro della Difesa greco, Panos Kammenos in una
dichiarazione, ripresa dall’agenzia di stampa “Ana-Mpa”.
Kammenos ha partecipato alla ministeriale difesa della Nato a Bruxelles conclusa ieri. L'incontro è stato incentrato sul futuro dell'alleanza e in particolare sulle risposte degli Stati membri all'impegno della spesa del due per cento del loro Pil da destinare alla difesa. “C'è stata un'ampia discussione sul futuro dell'Alleanza. La Grecia è uno dei paesi che ha soddistatto tutti i prerequisiti richiesti dal'Alleanza”, ha affermato Kammenos. Secondo il ministro della Difesa di Atene, "con le nuove opportunità offerte a molte regioni greche, con il loro sviluppo delle Forze dell'alleanza nelle aree di Volo, Larissa e presto nel centro di addestramento aereo a Calamata, così come ad Alessandropoli, la Grecia sta diventando un'oasi di stabilità nel Mediterraneo e in tutta le regione dei Balcani”. A margine dell'incontro, Kammenos con la sua controparte turca Hulusi Akar.
Nel contesto delle difficili relazioni tra Grecia e
Turchia, si è andato a inscrivere l'incontro tra il primo ministro greco Alexis
Tsipras con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, a margine della 73ma
Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. Secondo fonti governative
citate dai media ellenici, le prospettive di un miglioramento delle relazioni
greco-turche saranno adesso “evidenti” dopo l’incontro durato un’ora alla fine
di settembre. Al centro dei colloqui, le relazioni bilaterali, la situazione
nell'Egeo, la questione cipriota, l'accordo Ue-Turchia e le relazioni
euro-turche, nonché gli sviluppi in tutta la regione. A partecipare per la
parte greca erano presenti anche il ministro degli Esteri Nikos Kotzias e il
ministro per la Politica digitale Nikos Pappas.
Inoltre secondo quanto trapelato dal governo di Atene,
Erdogan ha invitato Tsipras a visitare Istanbul per una visita ufficiale, ma
non è stata fissata alcuna data. Secondo quanto riferito allora dalle fonti,
sarebbe necessaria una riduzione delle tensioni nella regione tra i due paesi,
un contatto diretto e costante tra le due parti a tutti i livelli e che le
misure di rafforzamento della fiducia debbano essere rimesse in vigore. È stata
discussa anche la possibilità di avviare un collegamento marittimo tra
Salonicco e Smirne, concordando che dovrebbe essere pronta entro la prossima
estate, se possibile. Inoltre, i due leader hanno discusso delle modalità utili
al rafforzamento della cooperazione in materia di sicurezza, mentre Tsipras ha
sottolineato la necessità di arginare il flusso di migranti dal paese vicino,
obiettivo che potrebbe essere raggiunto attraverso la piena attuazione
dell'accordo tra Turchia e Ue.
Per quanto riguarda la questione cipriota, le due parti
hanno convenuto che i colloqui di riunificazione debbano riprendere. Nonostante
ciò, la stampa di Atene rileva una differenza nell'interpretazione del quadro
stabilito dal segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, durante
l’ultimo round negoziale nella località svizzera di Crans-Montana nel 2017,
quando i negoziati si conclusero con un nulla di fatto. Ankara ha riservato
aree che includono i blocchi 4, 5 e 6 della Zona economica esclusiva di Cipro
(Zee) per condurre a partire da domani esercitazioni. La mossa coincide con
l'intensificazione dei colloqui avviati dal nuovo inviato dell’Onu per la
questione cipriota, Jane Holl Lute, e l'imminente trivellazione delle compagnie
energetiche statunitensi e francesi al largo delle coste dell'isola.
Intervenuto nei giorni scorsi sui rapporti tra Grecia e
Turchia, il presidente greco, Prokopios Pavlopoulos, ha affermato che la storia
"non serve a dividerci ma ci insegna il valore della pace e della
coesistenza". Questo il messaggio inviato alla Turchia da Pavlopoulos, nel
suo intervento alla cerimonia per commemorare il 197mo anniversario della presa
di Tripoli, località nel Peloponneso, durante la guerra d'indipendenza
dall'Impero ottomano. "Noi greci abbiamo sempre teso una mano di amicizia
e buon vicinato, così come di pacifica coesistenza con la Turchia, e in favore
delle sue prospettive europee", ha dichiarato il capo dello Stato. Secondo
Pavlopoulos, tuttavia, "una condizione per questo è il completo e sincero
rispetto della totalità degli accordi internazionali ed europei". In
particolare, ha sottolineato, la Turchia dovrebbe rispettare pienamente i
confini della Grecia "che sono anche i confini dell'Ue".
Il ministro degli Esteri greco Nikos Kotzias ha
dichiarato a inizio settembre, al termine della cerimonia di ristrutturazione
del consolato greco a Smirne, di avere parlato con l’omologo turco Mevlut
Cavusoglu delle relazioni tra i due paesi che devono essere “più produttive”.
Kotzias ha sottolineato che l'inaugurazione è stata un evento “felice” per la
diplomazia greca. "Nonostante i problemi esistenti tra i due paesi,
abbiamo trovato con Cavusoglu un percorso di cooperazione, relazioni amichevoli
e azioni comuni, laddove possibile", ha osservato Kotzias. "Oggi i
nostri due paesi sono guidati da due grandi personalità e leader, che sulla
base del diritto internazionale possono risolvere qualsiasi problema in sospeso
per un futuro comune, con stabilità nella regione, per una Turchia stabile e in
crescita e una Grecia stabile e in crescita", ha aggiunto Kotzias.
Da parte sua, Cavusoglu ha espresso la propria
“soddisfazione” nel prendere parte all'inaugurazione, sottolineando che la
Grecia e la Turchia sono “due paesi uniti dalla loro storia e dalla loro
geografia”. Il ministro turco ha poi ribadito l'importanza del dialogo e della
cooperazione, osservando che questi aspetti devono essere il fondamento delle
relazioni tra i due paesi. Riferendosi alla visita del presidente turco in
Grecia nel 2017, Cavusoglu ha rimarcato che la visita ha segnato una “nuova
fase” nelle relazioni bilaterali, visto che è stata la prima di un presidente
turco nel paese ellenico in 65 anni.
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