La Grecia, che intravede l’uscita dal programma di aiuti
internazionali, sarebbe pronta a rivangare le vecchie ferite della Seconda
Guerra Mondiale con l’obiettivo di ottenere della Germania 280 miliardi di euro
in riparazioni belliche. Lo scrive la rivista tedesca Der Spiegel. Se dovesse
avere successo, la Grecia recupererebbe una somma superiore ai finanziamenti
ricevuti dalle istituzioni internazionali dal 2010 a oggi, paria a 256
miliardi, secondo Handelsblatt.
Secondo quanto affermato alcune settimane fa dal premier
greco, Alexis Tsipras, recuperare i danni di guerra è un “dovere storico” per il Paese. E i tempi,
passata la bufera dei mercati, potrebbero essere maturi. Secondo quanto
riferisce la rivista tedesca, Atene sarebbe pronta ad articolare un piano che,
all’ultimo punto, porterebbe la questione di fronte alla Corte di giustizia
dell’Aia.
Nel dettaglio le cifre sarebbero suddivise fra 169,5
miliardi di riparazioni vere e proprie e il rimborso di un prestito effettuato
al Terzo Reich il cui valore attuale arriverebbe a 10,3 miliardi di euro.
Questi numeri emergono da una stima contabile effettuata sottovoce nell’agosto
2016 e che ora sarebbe pronta a ottenere l’approvazione del parlamento greco. A
presiedere la commissione che ha redatto il rapporto è il deputato di Syriza
Triandafyllos Mitafidis:
“Il momento è quello giusto per una richiesta di
risarcimento”, ha affermato allo Spiegel, “non ci sono limiti legali per
crimini contro l’umanità, le richieste contenute nella relazione sono
pienamente giustificate. Storicamente, politicamente e legalmente”.
Una volta ratificate le quantificazioni numeriche, la
Grecia punta a sollevare l’attenzione delle istituzioni internazionali la
questione, intervenendo sia all’Onu che all’Europarlamento. Atene avrebbe già
messo in conto il diniego della Germania, ma sarebbe pronta ad appellarsi alla
Corte internazionale di giustizia dell’Aia, pur di far valere i suoi diritti.
Secondo quanto riporta lo Spiegel ciò sarebbe possibile
anche se tale Corte interviene, nel caso della Germania, solo per controversie
successive al 2008. Infatti, se Berlino si rifiuterà di avviare un negoziato
questo attiverebbe per la Grecia la possibilità di appello all’Aia.
Δεν υπάρχουν σχόλια:
Δημοσίευση σχολίου