Ingv, il fondo marino sollevato dalla rottura di una
faglia
ROMA, 26 OTT - Il terremoto di magnitudo 6,8 registrato nella notte in Grecia ha provocato uno tsunami che ha fatto salire il livello del mare di un massimo di dieci centimetri nei porti italiani di Calabria, Sicilia e Puglia. A sollevare il mare è stata la rottura di una faglia. Lo ha detto all'ANSA Franco Mele, ricercatore dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), al lavoro nella sala operativa del Centro Allerta Tsunami italiano, operativo dal 2017 grazie alla collaborazione tra Ingv, Ispra e Protezione Civile. Secondo i dati dell'Ingv, rilevati dai sensori installati nei porti, lo tsunami ha fatto sollevare il livello del mare di dieci centimetri a Sud di Crotone, di 3-4 centimetri lungo la costa di Catania, di 8 centimetri a Otranto e di 12 centimetri nelle coste greche. "Si tratta di variazioni di ampiezza analoga a quelle generate da una nave che lascia il porto", ha spiegato Mele.
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