I problemi della Grecia sono tutta colpa dell’Italia. Così sembra dire il governatore della banca centrale ellenica Yannis Stournaras in merito al recente scivolone in borsa dei titoli degli istituti di credito greci.
“I recenti sviluppi del mercato azionario con riferimento al settore bancario non sono legati alla solidità delle banche greche, ma puramente a fattori esogeni, come la crescita dei tassi d’interesse a livello internazionale e nei Paesi più vicini in particolare”.
Così Stournaras in un documento. Per molti il riferimento è ai rendimenti obbligazionari in Italia. La pressione è proseguita ieri con l’indice settoriale delle banche greche che è sceso a un nuovo minimo record. Gli istituti di credito hanno visto le quotazioni andare a picco in una fase difficile dovuta alla necessità di aumentare il capitale.
Molti gli investitori che si chiedono se l’Italia possa diventare la nuova Grecia visto che le obbligazioni italiane si avvicinano a essere considerate rischiose quanto quelle della Grecia. Oggi il rendimento del BTp benchmark decennale che ha aperto al 3,51%, invariato sulla chiusura di ieri, ora e’ indicato al 3,53 per cento. Ieri intanto la Reuters, citando una fonte europea di alto livello, aveva riportato l’indiscrezione secondo cui le autorità di vigilanza dell’Unione europea avrebbero incrementato i controlli sulla liquidità degli istituti di credito italiani ms non erano emersi segnali d’allarme né particolari motivi di preoccupazione.
La fonte riferisce difatti che il monitoraggio è stato effettuato “più intensamente del solito” dopo l’impennata dei rendimenti dei titoli di stato. I controlli coinvolgono i depositi dei clienti e il mercato interbancario, spiega la fonte, aggiungendo che “nessun segno di allarme” è stato rilevato.
http://www.wallstreetitalia.com/grecia-contro-litalia-crollo-banche-dovuto-a-rialzi-tassi-paesi-vicini/
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