GRECIA RIFIUTA TAGLI E TASSE
Secondo il quotidiano ''Kathimerini'' la decisione sull'adozione delle nuove misure economiche per il 2019, richieste dai creditori internazionali, spetta ora al primo ministro della Grecia Alexis Tsipras.
Dal momento che l'euro e l'Unione monetaria europea (Emu) continuano ad esistere non vi e' nessuna possibilita' che la Grecia si ritiri unilateralmente dall'Eurozona per ritornare alla dracma. E' quanto affermato oggi dal presidente del parlamento di Atene, Nikos Voutsis, il quale ha precisato come questa sia anche la posizione in materia del partito governativo Syriza. In una dichiarazione all'emittente ''Skai Tv'', il presidente del parlamento greco ha detto che c'e' una parte della societa' che ritiene senza futuro la valuta comune europea e vorrebbe la fine dell'euro; cio' vale anche per una parte dei creditori internazionali, ma questi progetti non sarebbero realistici. Per quanto riguarda le richieste per nuove misure da parte del Fondo monetario internazionale, Voutsis ha dichiarato che il parlamento di Atene non concedera' mai l'adozione di misure troppo pesanti per i cittadini greci. ''Ogni nuovo finanziamento nell'ambito del piano di salvataggio della Grecia sara' possibile solo con la partecipazione del Fondo monetario internazionale'', ha detto nei giorni scorsi il direttore del Meccanismo europeo di stabilita', Klaus Regling. La stessa posizione e' stata espressa in precedenza anche dal portavoce del ministro delle Finanze tedesco Wolfang Schauble secondo cui ''continuiamo a credere che l'Fmi rispettera' le sue promesse; e' troppo presto per dire che non succedera'''. Secondo il quotidiano ''Kathimerini'' la decisione sull'adozione delle nuove misure economiche per il 2019, richieste dai creditori internazionali, spetta ora al primo ministro della Grecia Alexis Tsipras.
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