Παρασκευή 6 Ιανουαρίου 2017

Migranti. Austria vuole un “tetto” all’ingresso. Deputati tedeschi, sia “flessibile”. Grecia. Profughi economici

Il governo austriaco intende presentare a Bruxelles un progetto per istituire un tetto all’ingresso dei profughi a livello europeo. Lo scrive la Bild, citando un piano del governo di Vienna elaborato dal ministro della Difesa socialdemocratico Hans Peter Doskozil. Nella proposta si prevede anche che i migranti compilino le domande di asilo fuori dall’Ue e che l’ingresso sia consentito solo in caso di esito favorevole della richiesta.
“Si tratta di chiudere l’errata politica europea sull’asilo”, ha detto Doskozil alla Bild, “dobbiamo dirci con onestà che le capacità di accoglienza nell’Ue sono limitate. Dobbiamo troncare l’immigrazione illegale”.

In Germania in una lettera indirizzata tre mesi fa ai leader dei due partiti conservatori, Angela Merkel per la Cdu e Horst Seehofer per la Csu, i deputati delle due formazioni chiedono la fine dello scontro sul tema del tetto ai profughi e hanno indicato la via per un compromesso.
Si parla di un “tetto flessibile” che i deputati indicano letteralmente come “coperchio che respira” e che dovrebbe essere adattato ogni anno a seconda delle circostanze. La sicurezza sarà tuttavia il cavallo di battaglia della Csu in campagna elettorale: “In questi tempi turbolenti di terrorismo e criminalità internazionale la sicurezza dei cittadini ha la priorità”, anche sulla tutela dei dati personali, ha affermato la capogruppo del partito al Bundestag, Gerda Hasselfeldt.
Il ministro dell’immigrazione greco, Yannis Mouzalas ha fatto sapere che la maggior parte dei clandestini che arrivano in Grecia dalla Turchia non sono più rifugiati ma migranti che lasciano i propri Paesi d’origine per motivi economici.
Molti richiedenti asilo non proviene da Paesi in guerra come la Siria e l’Iraq, come succedeva con gli arrivi di massa nel 2015.


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