Τετάρτη 18 Ιανουαρίου 2017

MATTARELLA IN GRECIA: VISIONE COMUNE TRA I NOSTRI PAESI

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Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, è oggi in visita ufficiale ad Atene, accompagnato dal Sottosegretario agli Esteri, Vincenzo Amendola.

Dopo aver deposto una corona al Monumento del Milite Ignoto di Atene, Mattarella ha incontrato il Presidente della Repubblica Ellenica, Prokopis Pavlopoulos al Palazzo Presidenziale, per poi partecipare alla Colazione di Stato offerta in suo onore dal Presidente della Repubblica Ellenica.

“È con sentimenti di profonda stima che desidero ringraziarLa per le calorose parole che ha voluto rivolgere all'Italia ed esprimerLe sincera gratitudine per l'accoglienza che ha riservato a me e alla delegazione che mi accompagna”, ha detto Mattarella nel Brindisi alla colazione di stato. “È per me un piacere davvero speciale, oltre che un grande onore, essere qui oggi, a poco più di un anno dalla visita che Ella ha voluto compiere in Italia, a testimonianza del legame unico che - da millenni - unisce i nostri popoli e del rapporto di sincera amicizia esistente tra i nostri Paesi. Un rapporto – ha sottolineato – radicato nella storia, vivo nel presente e proteso al futuro, nel nome di radici comuni e ideali e principi condivisi”.

“La geografia - e la storia - hanno posto su un sentiero comune Grecia e Italia, centri di irradiazione di una civiltà che ha posto l'essere umano al centro della propria riflessione”, ha aggiunto Mattarella. “Ciò ha consentito di percorrere un lungo cammino, le cui tappe sono state segnate dall'emergere del concetto stesso di cittadinanza e di autogoverno - il Demos, incarnato dalle antiche Poleis greche - successivamente declinato nelle molteplici vicende che hanno caratterizzato la storia dei nostri popoli, sino alla rinascita nazionale vissuta nell'Ottocento. Se la democrazia è lo spazio ideale - concretamente vissuto e quotidianamente alimentato - che ci accomuna, il Mediterraneo rappresenta lo spazio fisico della nostra storia. L'essenza stessa dell'Occidente si ritrova nell'elemento geopolitico del mare, nella sua forza connettiva e relazionale, nella sua complessità di punto di incontro fra diversi, radice feconda della nostra naturale predisposizione all'accoglienza, al confronto”.

Grecia e Italia “hanno ricoperto, in diverse epoche storiche, un ruolo da protagoniste nello sviluppo dei valori più elevati del pensiero, valori che sono oggi alla base della democrazia rappresentativa in ogni luogo ove essa vive. Valori che, a sessant'anni dalla nascita della prima costruzione europea, se vedono l'Unione loro autorevole protagonista e garante, mantengono immutata sui nostri Paesi una responsabilità storica peculiare nel testimoniarli: affinché quegli stessi valori di democrazia, solidarietà e accoglienza - che abbiamo contribuito a forgiare - rimangano al centro del disegno comune europeo. Si tratta di un compito impegnativo, perché l'Europa si trova ad affrontare sfide cruciali e non contingenti, sfide che ne mettono alla prova il carattere di comunità di ideali e ci richiamano, prepotentemente, alle ragioni fondative di questa comunità di popoli liberi”.

“Anzitutto – ha osservato Mattarella – la crisi economica e finanziaria, che aggredisce - ormai da troppi anni - il nostro modello di convivenza sociale, colpendo soprattutto le legittime aspettative delle giovani generazioni, che vanno invece poste in condizione di poter guardare al futuro con ottimismo e fiducia nella possibilità di realizzare compiutamente le proprie aspirazioni. Attraversiamo grandi difficoltà, a causa della crisi. Ha colpito molti Paesi europei. Ha prodotto nuove soglie di povertà, che investono strati sempre più ampi di popolazione. Ha innescato nuove forme di emarginazione e ha dato alimento a forze centrifughe crescenti”.

“La seconda, storica, sfida, - ha aggiunto – è quella rappresentata oggi dalle centinaia di migliaia di donne, bambini e uomini che si mettono in cammino - rischiando la loro stessa vita - in fuga da guerra, terrorismo e dalla fame, inseguendo il sogno di un luogo - l'Europa - che anch'essi percepiscono come terra di libertà, di sicurezza, di benessere. Per poter affrontare con risolutezza ed efficacia queste prove, dobbiamo ritrovare lo slancio ideale che ha caratterizzato la fase di avvio del processo europeo, la spinta ideale a vivere insieme e non soltanto a collaborare”.

“Nonostante le pesanti, e talvolta estreme, difficoltà, il popolo greco non ha tradito la sua millenaria vocazione all'accoglienza, all'apertura verso l'altro, alla solidarietà, in uno slancio che continua a suscitare diffuso e unanime apprezzamento”, ha riconosciuto Mattarella, secondo cui “è proprio di seguire questi esempi, di slanci ideali uniti a concretezza, che l'Unione Europea ha oggi bisogno. Abbiamo collettivamente necessità di strategie positive, che ci portino al di là dell'orizzonte di corto respiro di passeggere convenienze nazionali che minano l'armonia dell'Unione, e le sue possibilità di collaborazione con i popoli che la circondano. Esse hanno, inoltre, un carattere anti-storico, a fronte di un mondo nel quale la capacità di risposte isolate dei singoli Paesi si è drasticamente ridotto”

Il Capo dello Stato ha quindi preso spunto dalla figura dell'Imperatore Adriano, il “sovrano illuminato che ha scelto Atene quale capitale culturale dell'Impero”, per proporre una riflessione, “rivolta soprattutto ai giovani”, incentrata “sull'armonia tra tradizione dell'Occidente e tradizione dell'Oriente; sul conseguimento della pace come condizione necessaria per la ricerca della prosperità; sullo studio e la riflessione per comprendere appieno il mondo, complesso, che ci circonda. Non si tratta, quindi, della celebrazione di un uomo quanto, piuttosto, del valore della tendenza, di cui egli si rese protagonista. Quella di interpretare i propri tempi, valutarne le dinamiche e impostare una strategia. Un itinerario che, a distanza di quasi due millenni, continua a dover essere improntato al rispetto nella comprensione dell'altro, alla strenua difesa delle conquiste di democrazia e civiltà, alla solidarietà e al coraggio nel trovare soluzioni di ampio respiro. Principi che hanno contribuito a rendere grande la civiltà europea”.

“Nel percorrere insieme questo cammino, non possiamo dimenticare che la costruzione europea è sorta anche sulla base di un rafforzamento dei rapporti bilaterali tra gli Stati membri”, ha sottolineato ancora Mattarella. “Le nostre relazioni sono assolutamente eccellenti, improntate a stima e fiducia reciproche, e continueremo a lavorare per alimentare l'impegno a promuovere ulteriormente la nostra cooperazione in tutti i settori, non soltanto commerciali ed economici, ma soprattutto di autentica e sempre più integrata partnership. Grecia e Italia condividono una storia millenaria, risultato di una cultura comune che costituisce il fondamento del nostro agire e del nostro stare insieme; e rappresenta la base migliore per costruire il futuro. Con questa consapevolezza, - ha concluso – invito tutti i presenti a levare i calici alla prosperità dei nostri popoli e all'amicizia tra la Repubblica Ellenica e la Repubblica Italiana”.










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