È successo a Creta: una coppia si è rifiutata di pagare la corsa, invocando l’enorme debito che Atene ha contratto con la Germania. Bel modo di declinare la comune appartenenza europea
“Io dare soldi a voi? Siete voi, semmai, che dovete darli al mio Paese”. Così avrebbe risposto una coppia di turisti tedeschi al tassista cretese che li aveva portati, dal loro albergo, fino all’aeroporto. Il fatto è finito nei giornali locali e, sull’isola, ha avuto una buona eco. Il prezzo della corsa era di 40 euro (non un bazzecola). I turisti, come prima risposta, avevano detto di “aver già pagato all’albergo”, ma il tassista aveva confermato di “non aver ricevuto nulla, solo una telefonata dalla reception”. Vista la testardaggine del greco, avrebbero invocato l’enorme debito che la Grecia avrebbe contratto con la Germania (e con gli altri rappresentanti dell’eurozona). Sono soldi nostri, non te ne diamo di più.
Inutile dire che il tassista li ha portati al commissariato più vicino, che la polizia alla fine ha convinto i tedeschi a scucire e che, in fondo, tutto è bene ciò che finisce bene. Il problema è che, come spiega il giornale cretese ikriti.gr, non è un fatto isolato. È già successo altre volte che i turisti, guarda un po’ nella maggior parte dei casi tedeschi, si rifiutassero di pagare perché “è la Grecia a doverci dei soldi, non noi”. A tutto questo si accompagnano prese in giro, ironie e mancanze di rispetto varie, aumentate in modo sensibile dopo le trattative del 2015, le minacce di uscita dall’eurozona, il grande dramma finito sotto il nome di Grexit.
Eppure solo due mesi e mezzo prima perfino il Fondo Monetario Internazionale aveva chiesto ai Paesi della UE di garantire alla Grecia un sostegno per il debito, immediato e “senza condizioni”, visto che le misure di austerità imposte non avevano in nessun modo aiutato la crescita dell’economia del Paese. La Grecia non avrebbe nessuna possibilità di raggiungere gli obiettivi fissati nel piano di aiuti. Certo, la proposta del FMI non sarebbe piaciuta a tutti, in particolare a certi Paesi europei che avrebbero dovuto impegnarsi per compensare l’ESm, “ma sarebbe anche irrealistico pensare che la Grecia, dopo aver contratto la sua economia del 25% dal 2009, possa riuscire ad avere un avanzo di bilancio permanente, escludendo il pagamento degli interessi del debito al 3,5% del Pil”. Irrealistico, appunto. Come pretendere di non pagare il taxi perché, in fondo, grazie al meccanismo del debito e del credito, ci si trova in una posizione di vantaggio e ci si sente padroni di un altro Paese – senza nemmeno aver pagato i debiti di guerra del 1945, come sottolinea ikriti.gr.
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