La decisione del presidente turco Erdogan di convertire la basilica di Santa Sofia, una delle più antiche della Cristianità, da Museo a moschea, ridandole un valore di carattere religioso, ma opposto alle sue origini, sta muovendo tutto il mondo cristiano, soprattutto quello Ortodosso, ricreando legami che si pensavano persi o indeboliti.
Ricordiamo che Santa Sofia fu costruita dall’imperatore Giustiniano nel V secolo, quindi convertita in Moschea dopo la caduta della città in mano turche nel 1453, quindi trasformata in un museo dal Mustapha Kemal nel 1935, nell’ambito del processo di laicizzazione e modernizzazione della Turchia dopo la caduta della monarchia ottomana.
Il progetto ha immediatamente sollevato le proteste di Atene, che è anche la sede di uno dei Patriarcati ortodossi, quindi si sente direttamente colpito dalla decisione turca. Però questa volta la Grecia non è stata lasciata sola. Anche la Russia ha reagito, con sia con il Cremlino che attraverso il Patriarca ortodosso russo Kirill ed entrambi hanno condannato ogni possibile mossa per trasformare Hagia Sophia in una moschea.
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