Κυριακή 26 Ιουλίου 2020

25 luglio 1261: La riconquista di Costantinopoli

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Il 25 Luglio 1261, 800 uomini del generale bizantino Alessio Strategopulo Melisseno entrarono a Costantinopoli e la liberarono dopo circa 60 anni di occupazione occidentale.

Nella notte i bizantini, aiutati dall'interno, come ci dice Giorgio l'Acropolita, testimone degli eventi, entrarono silenziosamente nella città e scaraventarono giù dalle mura le guardie latine.
All'alba del 25 luglio 1261 tutto l'esercito di Alessio Strategopulo entrò a Costantinopoli dalla Porta aurea. Baldovino II di Costantinopoli, il regnante latino, si svegliò a causa del tumulto e fuggì prontamente con un mercantile veneziano nell'isola greca di Negroponte (Eubea), ancora in mano ai latini. Alessio Strategopulo insieme ai suoi soldati appiccò il fuoco nel quartiere veneziano. Tutti gli abitanti veneziani di Costantinopoli fuggirono al molo per prendere una nave che li portasse in salvo.


I franchi (Italiani e francesi) nella città erano ormai meno di un migliaio e si nascosero nei monasteri o nelle fogne; tuttavia i bizantini non stavano facendo saccheggio, vedendo ciò i franchi uscirono dai loro nascondigli, ed andarono al molo ad imbarcarsi.
Il 15 agosto del 1261 Michele Paleologo, imperatore di Nicea, entrò trionfante attraverso la Porta aurea con in mano la grande icona della Vergine Odigitria dipinta da San Luca: arrivò fino alla Basilica di Santa Sofia dove lo attendevano Alessio Strategopulo ed il patriarca Arsenio di Costantinopoli, che gli pose sul capo la corona di Imperatore di Bisanzio. Divenuto così il basileus Michele VIII Paleologo, egli provvide a incoronare co-imperatore il figlio, Andronico II Paleologo.
Subito dopo fu commissionato ed eseguito lo splendido mosaico della Deisis in Santa Sofia, capolavoro dell'arte musiva di tutti i tempi, con gli sguardi ambigui, a metà tra maestosa dignità e preveggente tristezza del Cristo Pantocratore, della Vergine Madre di Dio e di San Giovanni Battista.
La riconquista, oltre a restaurare l'Impero Bizantino, che sopravvisse ancora, con alterne vicende, sino alla definitiva caduta di Costantinopoli del 1453, aprì una guerra con Venezia, conclusasi solo nel 1265 con il reciproco riconoscimento delle due potenze.
Tuttavia l'impero restaurato era ormai impoverito dagli enormi danni provocati dal saccheggio crociato del 1204, in più altri stati greci creati a seguito della partizione dell'impero continuarono a proclamarsi indipendenti, ad esempio il Despotato d'Epiro e l'Impero di Trebisonda. nell'Egeo dominavano ancora incontrastati i veneziani e ad Atene rimaneva la dominazione franca attraverso il feudo della famiglia fiorentina degli Acciaiuoli.
(N.B. la mappa si riferisce all'anno 1265 e non al 1256 come è erroneamente riportato).
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