T. Phillips, Lord Byron in abito albanese, 1813. Byron, ammaliato dai costumi orientali di quel popolo, ne erro l'aspetto etnico, pensando fossero greci
L'arvanitico rappresenta un antico dialetto albanese, probabilmente molto simile a un ipotetico proto-albanese comune, con forti influssi dalla lingua greca, appartenente al sottogruppo linguistico tosco e simile al dialetto degli arbëreshë.
Gli Arvaniti non hanno tuttavia ottenuto dallo stato greco lo status di minoranza linguistica riconosciuta come nel caso degli Arbëreshë in Italia.
Nel XVIII secolo, la comunità arvanitica raggiunse una certa autonomia con il patriarcato di Giannina e il governatore albanese ribelle Alì Pascià di Tepeleni.
La presenza della comunità di lingua albanese è particolarmente problematica nell'ambito dei rapporti tra Grecia e Albania e dei forti sentimenti nazionalistici coinvolti. La presenza di una recente e massiccia immigrazione albanese nelle regioni della Grecia settentrionale complica ulteriormente la questione.
Molti degli albanesi d'Italia, stanziatisi nel Bel Paese a causa delle conquiste turche, provengono proprio da questa popolazione albanesi di religione cristiano-ortodossa stanziata da secoli in diverse regioni della Grecia.
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