Κυριακή 26 Ιουλίου 2020

A Kastellorizo, l’isola del film «Mediterraneo» venti di guerra tra Turchia e Grecia

A Kastellorizo, l'isola del film «Mediterraneo» venti di guerra tra Turchia e Grecia

Al cinema era l’isola sinonimo di oblìo e fuga. E invece nelle ultime ore Kastellorizo, lo sperduto lembo di terra dove Gabriele Salvatores ambientò e girò il film «Mediterraneo» (premio Oscar nel 1992) si è trasformato in un teatro di guerra tra Grecia e Turchia.
Ankara rivendica il diritto di sfruttamento economico delle acque attorno a Kastellorizo; isola che benché si trovi a un paio di miglia dalle coste turche fa parte a pieno titolo della Grecia. Insomma, la realtà ha ribaltato la finzione cinematografica e le mire sull’isola da Oscar rientrano nella più ampia strategia di Erdogan di far diventare il suo Paese una potenza egemone della regione. Come dimostra l’ostentato ritorno della basilica di Santa Sofia di Istanbul a moschea, celebrato giusto venerdì.
Ankara dispiega la flotta
Il casus belli è esploso il 22 luglio scorso quando la Turchia ha avviato una missione per la ricerca di idrocarburi nel braccio di mare tra l’isola greca e la costa. Prevedendo con largo anticipo che la mossa avrebbe suscitato l’ira del governo di Atene e per rendere chiare le sue intenzioni, Ankara aveva dotato le navi da ricerca di una adeguata scorta militare. Il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis ha protestato formalmente per l’ingerenza straniera in acque che ritiene di sua pertinenza, il portavoce del ministero degli esteri turco Hami Aksoy ha replicato definendo «contrarie al diritto internazionale» le pretese della Grecia sulla piattaforma marina attorno a Kastellorizo. «Quell’isola si trova a 2 chilometri dalla Turchia e a 580 dalla Grecia» ha sottolineato. Per fortuna di tutti i cannoni hanno taciuto, i contendenti si sono limitati ad alzare la voce e si sono ripromessi una soluzione diplomatica.
L’ «avviso ai naviganti» di Erdogan
L’invio di navi da guerra attorno alle spoglie alture dell’isolotto (il più orientale tra i territori dalla Grecia nel mar Egeo) fa parte tuttavia di una precisa strategia da parte del «sultano» Erdogan. Strategia che vuole porre sotto il controllo turco un’ampia zona marina e la cui partita più importante si disputa attorno a Cipro. Come è noto dal 1974 la Turchia occupa un terzo dell’isola e di conseguenza ora rivendica lo sfruttamento economico di un’area marina (forse ricca di gas) proprio attorno a Cipro. Ma la comunità internazionale ( e in primis la Ue, di cui Cipro fa parte) non ha mai riconosciuto alcuna sovranità di Ankara su quella zona. Facendo orecchie da mercante, la Turchia il 18 luglio scorso ha emesso un «navtex» (una sorta di «avviso ai naviganti») con il quale annunciava l’avvio di una campagna di esplorazioni petroliferi nell’area attorno a Cipro che ritiene di sua pertinenza. Il messaggio raccomanda «fermamente a tutte le navi di non fare ingresso» nella zona economica esclusiva (Zee) di Cipro, tra il 18 luglio e il 20 agosto. In un secondo navtex Ankara definisce «nullo e inaccettabile» ogni tentativo di legittimare pretese dell’amministrazione greco cipriota sulle risorse di idrocarburi al largo di Cipro.
Una storia (e un luogo) da Oscar
Un epilogo che la fantasia cinematografica era lungi dal prevedere. Il film di Gabriele Salvatores, interpretato tra gli altri da Diego Abatantuono, Claudio Bisio e Giuseppe Cederna, è ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale: protagonisti un gruppo di soldati italiani che vengono sbarcati a Kastellorizo per una missione di «osservazione e controllo». La posizione defilata del luogo, il precipitare degli eventi, l’8 settembre fanno sì che quello sparuto gruppo in armi venga dimenticato sull’isola per tre anni. Tre anni che trascorreranno senza che i militari della storia sappiano dei venti di guerra e di distruzione che stanno travolgendo l’Europa. Per loro quel periodo sarà paradossalmente di quiete e abbandono. Stavolta invece i venti di guerra hanno cominciato a soffiare davvero.

https://www.corriere.it/esteri/20_luglio_25/a-kastellorizo-l-isola-film-mediterraneo-venti-guerra-turchia-grecia-e4e1ca52-ce75-11ea-800a-f9b8d2d34e84.shtml

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